Federica Draghi, figlia di Mario Draghi, ha investimenti in vista: il settore vi stupirà

Investimento in arrivo per Federica Draghi, la figlia manager di Mario Draghi. Si tratta di affari farmaceutici all’interno di un progetto che attende l’autorizzazione della Banca d’Italia e della Consob.

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Il fiuto per gli affari è ciò che distingue un esperto investitore da un trader principiante. In un periodo di pandemia, di emergenza sanitaria, di vaccinazioni a milioni di persone, quale settore finanziario è più allettante di quello farmaceutico? Federica Draghi è una manager professionista che il fiuto evidentemente ce l’ha e ha deciso di puntare su Xgen Venture Life Science, un progetto innovativo che attende solamente l’autorizzazione della Banca d’Italia e della Consob per essere attivato.

Xgen Venture Life Science, l’investimento di Federica Draghi

Xgen Venture Life Science è un fondo comune di investimento alternativo di diritto italiano, mobiliari, di tipo chiuso, riservato che si può includere nella categoria di fondi per venture capital qualificati. Il progetto incontra gli interessi della figlia di Mario Draghi, Federica, manager con una particolare predizione per la biochimica. Il suo percorso dimostra chiaramente questa sua passione. Si è laureata in biologia all’università la Sapienza, ha conseguito un dottorato in biochimica e un MBA in Business Administration presso la Columbia Business School di New York.

Dopo l’esperienza formativa presso Genextra – nome importante delle biotecnologie in Italia – ha deciso di fondare un gruppo di cui possiede il 30% del capitale. Parliamo dello Xgen e della collaborazione con Daniele Thimoty Scarinci e Paolo Fundarò.

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In cosa consiste Life Science

Nel verbale del consiglio amministrativo dello Xgen dello scorso 5 agosto viene riportato il lancio del fondo Life Science. Si tratta di un investimento che ha al centro dell’operato le piccole e medie imprese, innovative e le start up ad alto contenuto tecnologico che possono fornire nuove tecnologie. Il riferimento è, naturalmente, quello della life science e l’attenzione maggiore verrà rivolta alle imprese che si occupano dello sviluppo con conseguente commercializzazione di farmaci, terapie, dispositivi medici, soluzioni nel campo dell’healthcare e di applicativi diagnostici.

I settori coinvolti nell’investimento saranno, dunque, quello biotecnologico, farmaceutico e para-farmaceutico ritenuti di vitale importanza nel progetto governativo di Mario Draghi. Sarà possibile riuscire a limitare i conflitti di interessi? Federica Draghi avrà molti compiti di cui sarà pienamente responsabile, dalla presentazione delle opportunità di sottoscrizione alle assunzioni, dagli accordi di collaborazione con le imprese ai trasferimenti di impiegati. Per ora, si attende l’esito della consultazione della Banca di Italia e della Consob, verdetto che secondo molti è scontato.

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