Separazione per infedeltà: le ripercussioni su assegni familiari, casa e figli

Quali conseguenze può avere l’infedeltà in caso di separazione. Ecco cosa cambia per l’assegno di mantenimento, l’assegnazione della casa e l’affidamento dei figli

Separazione
Fonte Pixabay

La separazione oltre ad essere dolorosa a livello emozionale lascia anche diversi strascichi da un punto di vista legale. Solitamente è l’uomo ad abbandonare il tetto coniugale e pagare il mantenimento alla moglie e ai figli.

Questo è un po’ il cliché che si verifica quando il rapporto termina per cause più o meno pacifiche. Ma cosa succede se a provocare la rottura è un tradimento? Fermo restando che il comportamento fedifrago può avvenire da entrambe le parti e che il codice civile lo regola senza distinzione di genere, prendiamo come esempio un comportamento fedifrago da parte della donna. 

Separazione: cosa succede in caso di infedeltà della moglie

Dopo il matrimonio il soggetto tradito può chiedere la separazione anche se l’altro non vuole concederla. Basta rivolgersi al giudice e spiegargli che la convivenza non è più tollerabile e fornirgli le prove del tradimento.

A questo punto scatta l’imputazione di addebito, ma ciò non comporta sanzioni o condanne a versare un mantenimento più elevato, bensì l’impossibilità di chiedere l’assegno di mantenimento e di recriminare diritti di successione qualora l’ex dovesse morire prima del divorzio (con cui cessa definitivamente l’eredità).

L’addebito a carico di un coniuge non concede all’altro la possibilità di ottenere il  mantenimento (o il risarcimento, per cui è necessario una lesione della forte della dignità personale). Questo fattore viene calcolato in base alla disparità economica tra i due e all’incapacità del coniuge povero di mantenersi da solo. In parole povere, il coniuge traditore perde la possibilità di mantenimento anche se l’altro guadagna di più, ma non deve versagli nulla.

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Assegnazione casa e affidamento dei figli

L’assegnazione della casa prescinde dalla presenza dell’adulterio. Questa viene predisposta dal giudice solo in presenza di figli minori o maggiorenni non autosufficienti.

Quindi nel caso i bambini vadano a vivere con la madre, l’abitazione coniugale (anche se è di proprietà del marito) sarà attribuita a lei, anche qualora si sia resa protagonista di un tradimento. L’affidamento di regola è invece congiunto: le decisioni importanti in merito alla prole spettano ad entrambi i genitori.

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