Separazione, attenti ai messaggi che mandate su Whatsapp: cosa si rischia

Attenti ai messaggi che mandate su Whatsapp. Ecco quali potrebbero essere le possibili conseguenze in caso di separazione.

Whatsapp tradimento
Fonte: Pixabay

In un’epoca come quella attuale, in cui siamo sempre tutti connessi, è facile comunicare con amici e parenti anche se fisicamente molto lontani. A partire dall’utilizzo dei social network, passando per gli sms, fino ad arrivare a e-mail e app di messaggistica istantanea, d’altronde, abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta.

Oltre ai tanti vantaggi, però, bisogna fare i conti anche con le possibile insidie. Ne sono una chiara dimostrazione i tradimenti che sembrano trovare terreno fertile proprio grazie ai social. Allo stesso tempo tali strumenti possono rivelarsi anche il mezzo attraverso il quale poter scoprire un possibile partner traditore. In tal senso giungono in aiuto i messaggi di Whatsapp che possono diventare un elemento importante in caso di separazione. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

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Separazione, attenti ai messaggi che mandate su Whatsapp: cosa c’è da sapere

Separazione addebito
Foto di Steve Buissinne da Pixabay

Il matrimonio si rivela essere, senz’ombra di dubbio, il giorno più bello della vita. Purtroppo, però, le cose non vanno sempre come sperato e in alcuni casi la coppia può ritrovarsi a vivere dei momenti particolarmente difficili, a cui si aggiungono, spesso, possibili sospetti di tradimento. Proprio una circostanza di questo tipo può portare ad essere curiosi di sapere cosa il proprio partner scriva sui Whatsapp o sui social.

Sospetti che purtroppo possono in alcuni casi rivelarsi più che fondati, tanto da portare alla separazione. Ebbene, proprio in questo caso i messaggi su Whatsapp possono essere utilizzati per determinare l’addebito della separazione. È quanto si evince da una recente decisione della Corte di Cassazione, che ha riconosciuto la validità delle prove fornite dal telefonino. Grazie all’ordinanza n. 12794/2021 della Corte di Cassazione, infatti, è stato confermato l’addebito della separazione al marito traditore.

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Quest’ultimo non è riuscito a disconoscere “in modo chiaro, preciso e circostanziato” i messaggi WhatsApp scambiati con l’altra. In questo modo ha dato in modo implicito valore alle testimonianze che hanno confermato come la relazione sia stata l’effettiva causa della fine del matrimonio. Un precedente senz’ombra di dubbio importante, che mostra come anche i messaggi su Whatsapp possono rivelarsi importanti in fase di separazione.

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