Cosa fa e quanto guadagna un sindaco dopo essere stato eletto

Ogni sindaco nel momento in cui viene eletto ha una serie di oneri da sbrigare prima del suo insediamento. Di quali si tratta e qual è il suo compenso per la carica ricoperta

Sindaco
Fonte Pixabay

Il ruolo di sindaco comporta una serie di obblighi di non poco conto. Questo a prescindere dal comune in cui si viene eletti. Ci sono delle responsabilità e delle scadenze a cui dover far fronte già subito dopo l’elezione.

Questa fase in Italia è stato caratterizzato da diversi ballottaggi dopo i quali inizierà un nuovo periodo di mandato della durata di 5 anni. Ma cosa è tenuto a fare un sindaco nel momento in cui viene decretata la sua vittoria?

Sindaco: i compiti da sbrigare dopo la sua elezione

I primi 120 giorni sono quelli più intensi, in cui il primo cittadino è tenuto ad espletare diverse pratiche burocratiche e non solo. In generale il primo anno e mezzo è ricco di impegni a cui non ci si può sottrarre.

Subito dopo la nomina il sindaco deve necessariamente pubblicare i risultati elettorali e notificarli. Per questo passaggio obbligatorio ci sono 3 giorni di tempo. A quel punto il passaggio successivo è la nomina di tutti i componenti della sua giunta, dagli assessori al vicesindaco. 

La suddetta pratica va eseguita prima della convocazione della prima seduta inaugurale. Altro passaggio inderogabile è la convocazione del consiglio comunale entro e non oltre 10 giorni dalla proclamazione degli eletti. 

Dopo 20 giorni, durante la prima seduta del consiglio comunale, il sindaco è tenuto a fare il giuramento sulla Costituzione e comunica la composizione della giunta. Entro 45 giorni deve invece presentare alla giunta le linee guida del suo programma elettorale. Contestualmente deve nominare i rappresentanti del comune pressi enti, aziende e istituzioni.

Il controllo della cassa per sopperire alle spese future è un altro dei momenti cruciali. Questo va fatto in presenza dell’amministrazione uscente, del segretario, del funzionario finanziario e dei vari membri dell’organo di revisione dell’ente.

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Quanto guadagna il primo cittadino

Per quanto concerne i guadagni, naturalmente dipende da diversi fattori, ma in linea di massima si può sempre provare ad “azzardare” un’ipotesi in via generale. L’aspetto che incide di più è quello relativo al numero di abitanti.

In effetti l’assioma più abitanti ci sono più si guadagna appare corretto visto che una località più popolosa comporta un dispendio di energie e risorse maggiore. Nei comuni con più di 500.000 abitanti la carica di primo cittadino prevede una retribuzioni di circa 7.800 euro a cui vanno aggiunte le varie indennità del caso. Motivo per cui si può arrivare ad una cifra compresa tra gli 8.000 e i 9.000 euro. 

Ovviamente più la popolazione è esigua meno riceve il sindaco, basti pensare che a fronte di 1.000 abitanti lo “stipendio mensile” è di 1.290 euro. Insomma, se proprio ci si vuole candidare alla carica di sindaco è bene scegliere un posto non propriamente piccolo.

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