Lavoro da 1.500 euro al mese, disponibile: ecco quali figure cercano (e non trovano)

In Italia, ci sono diverse aziende in difficoltà perché non riescono a riempire dei posti di lavoro molto utili, ecco quali

Soldi
Soldi (Fonte foto: Pixabay)

I tempi di crisi sembrano spariti. Per chi cerca lavoro, ora le possibilità ci sono eccome, dalle assunzioni in Poste Italiane per diverse figure, a quello di cui stiamo per parlarvi. Strano a dirsi ma addirittura le aziende sarebbero in attesa di trovarli.

Parliamo di informatici, operai e periti elettrotecnici. Ce ne sarebbero pochi e comporterebbe alle aziende una perdita di 21 miliardi di euro circa. L’altro lato della medaglia però è che ci sono anche lavoratori disponibili a lavorare per queste posizioni, ma sembra che le aziende siano un po’ esigenti e non assumano facilmente.

Il lavoro tanto ambito

Secondo un’indagine di Censis, a questo punto l’offerta, ma anche la riluttanza ad assumere facilmente, avrebbe portato a 223mila posti di lavoro scoperti, nel secondo trimestre del 2021. Il presidente di Confcooperative, Maurizio Gandini, ha spiegato in una recente intervista che se le aziende fossero riuscite ad assumere tutto il personale necessario, il Pil del 2021 sarebbe salito dal 5,9% al 7,1%. 

Queste posizioni aperte potrebbero interessare non solo i disoccupati, ma anche tanti attuali lavoratori, visto che almeno 40mila persone sarebbero vicine alla perdita del lavoro. Secondo altre ricerche, ci sono regioni poi, dove la differenza tra domanda e offerta è ancor più marcata e si prevedono assunzioni per  1,5 milioni di persone, che troverebbero impiego tra Friuli Venezia Giulia, Valle D’Aosta, Marche, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Veneto.

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Ancora ai media, ha parlato anche Otello Dalla Rosa, direttore di Ferretto Group, facendo capire che la situazione è tutt’altro che gestibile perché nonostante la ripresa appunto, manchino i lavoratori. “Garantiamo stipendi superiori ai 1.500 euro al mese – promette – ma abbiamo comunque difficoltà nel reperire le persone. Anzi, bisogna fare strategia perché, in questa fase di difficoltà, le aziende tendono a rubarsi i candidati”.

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