Smartphone, occhio ai servizi non richiesti: ecco come difendersi

Buone notizie per tutti coloro alle prese con servizi non richiesti sullo smartphone. Difendersi, infatti, è possibile: ecco come fare.

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Nell’ultimo periodo ci è stato richiesto, a causa del Covid, di prestare attenzione ad alcuni accorgimenti, come ad esempio il distanziamento sociale. Proprio quest’ultimo, dal suo canto, sembra aver contribuito a registrare un utilizzo sempre più massiccio dei vari dispositivi tecnologici, come ad esempio gli smartphone. Quest’ultimi, d’altronde, si rivelano essere utili in quanto offrono la possibilità di comunicare in qualsiasi momento con amici e parenti anche se distanti.

A partire dai social network fino ad arrivare alle app di messaggistica istantanea, in effetti, abbiamo solamente l’imbarazzo della scelta. Allo stesso tempo è sempre bene prestare attenzione alle possibili insidie e soprattutto ad eventuali costi indesiderati. Può capitare, infatti, di ritrovarsi a dover fare i conti con dei servizi non richiesti sullo smartphone. Difendersi, però, è possibile. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

Smartphone, occhio ai servizi non richiesti: tutto quello che c’è da sapere

Ormai alla portata di tutti, tanto da rischiare di dover fare i conti con una dipendenza da smartphone, questi dispositivi possono spesso portare a dover fare i conti con alcuni piccoli inconvenienti. Ne sono una chiara dimostrazione alcuni servizi non richiesti, che finiscono, inevitabilmente, per ridurre il proprio credito residuo.

Proprio per questo motivo è importante difendersi e in questo ambito giunge in nostro aiuto l’Agcom, che ha redatto una serie di regole volte a tutelare gli utenti da abbonamenti e servizi non richiesti. A tal fine l’Autorità ha provveduto ad aggiornare il Codice di condotta per l’offerta dei servizi premium, che fissa i seguenti obiettivi:

  • trasparenza delle procedure di acquisto dei servizi premium;
  • consapevolezza dell’acquisto dei servizi premium anche tramite l’introduzione del diritto di ripensamento;
  • correttezza e sicurezza della gestione dei dati e degli addebiti;
  • accesso ad uno strumento unico e gratuito per la disattivazione dei servizi premium;
  • procedura unificata dei rimborsi per le attivazioni non volute.

Il diritto di ripensamento per i servizi in abbonamento

Ebbene, in presenza di servizi non richiesto sullo smartphone è possibile avvalersi del diritto al ripensamento. In pratica l’utente ha sei ore di tempo per decidere se continuare ad usufruire di un servizio a pagamento oppure disattivarlo. In quest’ultimo caso non bisogna fare altro che inviare un sms con la scritta “annulla” al numero indicato nel messaggio ricevuto dopo l’attivazione e il gioco è fatto. Il rimborso, quindi, viene effettuato entro e non oltre 24 ore.

Ovviamente è possibile disattivare un servizio non richiesto sullo smartphone anche una volta trascorsa sei ore. A tal fine bisogna chiamare al numero verde 800.44.22.99, oppure rivolgersi al call center del proprio operatore.

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L’utente ha diritto al rimborso integrale di quanto addebitato se la richiesta:

  • viene inoltrata entro sei mesi dalla data di acquisto per il servizio singolo o entro sei mesi dalla data di disattivazione per quello in abbonamento;
  • quando manca la prova della volontarietà dell’acquisto.

Per ottenere il rimborso, comunque, è bene che l’utente conservi sempre il messaggio di attivazione e di disattivazione del servizio non richiesto sullo smartphone.

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