Tari, la città rischia la stangata sulla tassa rifiuti: cosa sta succedendo

Brutte notizie in arrivo per molte famiglie, soprattutto coloro che vivono in una determinata città, che rischiano di dover fare i conti con la stangata Tari.

Tari tassa rifiuti
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Il Covid, purtroppo, ha portato con sé delle ripercussioni negative sulle nostre esistenze, sia per quanto riguarda l’aspetto sociale che economico. Al fine di contrastarne la diffusione, infatti, ci viene chiesto di prestare attenzione a vari accorgimenti. Se tutto questo non bastasse, molti imprenditori hanno dovuto abbassare le serrande delle proprie attività, con sempre più famiglie alle prese con una difficile gestione delle finanze personali.

Far fronte alle varie spese risulta sempre più difficile e se tutto questo non bastasse in molti temono di dover fare i conti con l’ennesima stangata. A breve, infatti, il metodo di calcolo della tariffa Tari subirà delle modifiche, con una città, in particolare, che potrebbe ritrovarsi a dover fare i conti con l’ennesima botta. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.

Tari, la città rischia la stangata sulla tassa sui rifiuti: cosa cambia con il nuovo regolamento

La TARI, acronimo di Tassa sui rifiuti, è un’imposta il cui scopo è quello di finanziare i costi riguardanti il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Le tariffe, è bene ricordare, possono risultare diverse in base al Comune di appartenenza. In grado di incidere negativamente sul bilancio delle famiglie italiane, può capitare, alle prese con i vari impegni quotidiani, di dimenticarsi di pagare tale imposta. Proprio per questo motivo è bene sapere che esistono dei metodi grazie ai quali poter controllare i mancati pagamenti.

A proposito di quest’ultimi, inoltre, sono in arrivo pessime notizie per molti cittadini, che rischiano di dover fare i conti con l’ennesima stangata.  Attraverso una delibera dell’Autorità dell’energia, pubblicata lo scorso 4 agosto, infatti, è stata resa nota la decisioni di innovare il sistema di calcolo della gestione dei rifiuti, che va pertanto ad incidere sulla determinazione della tariffa della tassa sull’immondizia.

Tassa sui rifiuti, batosta in arrivo a Roma

A partire dal 1° gennaio del 2022, quindi, avrà il via il secondo periodo di regolazione tariffaria per il settore dei rifiuti, identificato con la sigla MTR-2 e che sarà valido fino al 2025. Un nuovo metodo di calcolo, che sarà alquanto differente da quello attuale. Il motivo è da rinvenire nel fatto che nella formazione della tariffa verranno prese in considerazione ulteriori voci, quali il trattamento dei rifiuti.

Questo porterà, pertanto, ad avere delle ripercussioni negative, in termine di costi, su quelle amministrazioni che, per scelta o necessità, risultano meno sensibili alla sostenibilità. Dal 2022, infatti, verrà dato un grande peso alle attività di recupero e al riciclo. Dall’altro canto subiranno penalizzazioni coloro che continuano ad esempio a puntare sulle discariche, in quanto più inquinanti.

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Una novità che si rivela essere un vero e proprio grattacapo in particolare per una città come Roma. Quest’ultima ormai da anni si ritrova alle prese con un grosso problema dal punto di vista della gestione della spazzatura. Riuscire a trovare una soluzione in poco tempo, d’altronde, risulta alquanto difficile. Per questo il timore è che gli abitanti della Capitale si ritrovino a dover fare i conti con l’ennesima stangata Tari.

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