Esenzione green pass: chi può beneficiarne e quanto tempo dura

Alcune persone sono esentato dall’obbligo di presentare il Green Pass. In quali casi si può accedere a questa possibilità e per quanto tempo 

Green Pass
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Manca sempre meno al 15 ottobre, giorno in cui scatterà l’obbligo di dover esibire il Green Pass sul posto di lavoro. In tanti stanno cercando di ovviare o sottoponendosi alla vaccinazione o organizzandosi per effettuare i tamponi.

Non tutti però possono percorrere queste due strade. La seconda per una ragione meramente economica, la prima perché si potrebbero avere delle incompatibilità con il siero anti-codiv. 

Green Pass: chi può ottenere l’esenzione

Questa valutazione però spetta la medico. È lui che può stabilire che almeno in via temporanea è meglio non inoculare il vaccino al paziente, attraverso un apposita certificazione.

Il discorso vale anche per coloro che hanno avuto delle reazioni allergiche dopo la prima dose di vaccino. In questo caso però si può anche optare per un vaccino diverso, che non porti gli stessi effetti di quello precedente.

Le altre persone che possono godere dell’esenzione sono le donne incinte e chi ha avuto la sindrome di Guillain-Barré nelle sei settimane successive alla somministrazione del vaccino contro il coronavirus.

Sono compresi tra i non obbligati ad esibire la certificazione verde anche chi dopo aver ricevuto la prima dose di Pfizer e Moderna e ha dovuto fare i conti con miocardite o pericardite. 

Per poter richiedere questo “beneficio” ci si dovrà rivolgere ai medici vaccinatori nel momento in cui ci si presenta all’appuntamento e non si risulta idonei. L’arduo compito spetta anche ai medici generali e ai pediatri, che dovranno redigere l’apposita documentazione e dovrà essere resa disponibile qualora l’ASL ne faccia richiesta.

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Quanto dura l’esenzione del certificato verde

La circolare del Ministero della Salute ha specificato che le esenzioni (rilasciate al momento in forma cartacea) possono avere validità fino al 30 settembre 2021, salvo ulteriori disposizioni che vadano a modificare quelle già in vigore.

L’eventuale proroga sarà aggiornata quando verrà avviato il sistema nazionale per l’emissione digitale delle certificazioni in modo tale da permettere la verifica informatica, alla stregua di quanto già accade per il Green Pass. 

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