Bollettino freccia: pagamenti veloci, ma con un punto debole

Il bollettino freccia consiste in un bollettino bancario che offre un servizio di incasso dei pagamenti. Il suo funzionamento è agevole da comprendere: ecco tutti i dettagli in proposito.

Banca, petizione
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Forse non tutti ne hanno già sentito parlare, ma tra i vari sistemi di pagamento che possono essere tracciati e dunque che possono essere di fatto individuati dal Fisco tutte le volte che sono usati, ce  n’è uno che è tuttora valido, anche se il suo utilizzo è piuttosto ridotto. Stiamo parlando del cd. bollettino freccia.

E’ legittimo volerne sapere qualcosa di più, giacchè si tratta di un bollettino bancario che offre un servizio di incasso dei pagamenti. Il meccanismo prevede che il cliente della banca, ossia il creditore, spedisce a chi è obbligato a pagare – il debitore – il citato bollettino freccia precompilato. Quest’ultimo consente di compiere il pagamento presso tutti gli sportelli bancari di qualsiasi banca.

Vediamone alcuni aspetti di dettaglio, tenendo ben presente il suo rilievo in qualità di sistema di pagamento tracciabile, accanto all’assegno, al bollettino postale, al bonifico bancario e non solo.

Bollettino freccia: di che si tratta?

Per pagare le spese condominiali, le rate dell’università o anche le semplici bollette delle utenze domestiche, il cittadino potrebbe trovarsi ad utilizzare il cd. bollettino freccia. Abbiamo innanzi un un documento precompilato da consegnare in banca con la somma da versare, affinchè questa sia poi immessa nelle casse dell’ente o dell’azienda a cui è rivolta.

Il bollettino freccia è da ritenersi simile ad un bollettino postale accettato da tutti gli istituti di credito. Anzi, il cosiddetto bollettino freccia non è altro che una versione bancaria del più noto bollettino postale. Arriva a casa del debitore precompilato e  serve appunto a pagare spese semplici, come le bollette o altri servizi, ad es. le spese condominiali. Colui che lo riceve non deve fare altro che portarlo allo sportello bancario di qualsiasi istituto e versare la somma dovuta.

In concreto, il bollettino freccia impone un passaggio in più rispetto al bonifico bancario, ed è per questo che il suo meccanismo è simile a quello del bollettino postale. Se il debitore deve pagare ad es. un servizio o una merce, non basta che il creditore mandi la fattura: si aggiunge anche l’invio del talloncino di pagamento da sfruttare per versare in banca la somma dovuta, sia in contanti sia con addebito sul conto. Insomma, il pagamento del bollettino è ammesso con denaro contante o con addebito sul conto corrente bancario del debitore. Non solo: se il conto consente di operare online (ossia con home banking) è possibile pagarlo direttamente via internet.

Dal punto di vista squisitamente tecnico, gli elementi che contraddistinguono un bollettino freccia sono i seguenti:

  • Codice Divisa;
  • Identificativo pagamento;
  • IBAN creditore;
  • CIN Importo;
  • Codice Esenzione;
  • CIN Intermedio;
  • CIN Complessivo.

I bollettini freccia sono sfruttati da enti ed aziende per pagamenti di spese periodiche come quelle condominiali, rate universitarie o bollette varie. Tuttavia c’è da considerare che il costo del bollettino in questione non è esiguo: infatti l’operazione di incasso costa tra i 2 – 3 euro in media, ma anche più di 5 euro in alcune banche. Ecco perchè la diffusione dell’utilizzo del bollettino freccia non è così elevata.

Bollettino freccia: a chi è rivolto?

I bollettini freccia rappresentano un pratico sistema di pagamento. Come appena accennato, sono usati in particolare da enti ed aziende per i pagamenti di spese condominiali e bollette. Ci riferiamo essenzialmente a:

  • Università;
  • Comuni;
  • Imprese;
  • Compagnie fornitrici di acqua, gas, energia;
  • Amministratori di condominio.

Il bollettino freccia rileva quando si tratta di incassare somme ricorrenti, dovute generalmente ad accordi continuativi (abbonamenti, contratti di somministrazione, contratti di associazione e così via).

Da notare che questo bollettino è anche utile laddove i creditori hanno a che fare con debitori che non possono autorizzare un pagamento RID, vale a dire un addebito continuativo sul conto corrente, e che perciò sfruttano soprattutto il contante o canali alternativi di pagamento.

Pagare il bollettino freccia è operazione molto semplice: si può fare in contanti, carta di credito o addebito su c/c bancario del debitore. Al debitore la scelta.

Bollettino freccia: come funziona?

Come accennato, il bollettino freccia consiste in un metodo di pagamento accettato da tutte le banche, incluse quelle online, le quali stanno sempre più diffondendosi, come abbiamo visto in altri articoli, come ad es. Illimity Bank.

E’ interessante notare che uno dei principali vantaggi è che non comporta l’obbligo di avere un conto corrente, come invece è nel caso del bonifico bancario.

Ribadiamo che il bollettino in oggetto rappresenta una forma di riscossione utilizzata in particolare  dalle aziende che erogano in maniera ricorrente dei servizi e che, dunque, devono incassare somme dovute, con una certa frequenza e con tempestività. Abbiamo detto che è simile al bollettino postale, giacchè assomiglia al bollettino premarcato – ossia già compilato – ma anche al Mav: con il bollettino freccia, infatti, è possibile pagare le tasse universitarie piuttosto che le spese di condominio; ma anche costi come gli abbonamenti a riviste; le quote di iscrizione ad associazioni, circoli e club.

Il funzionamento concreto del bollettino freccia non è complesso da spiegare, sebbene abbia qualche passaggio in più rispetto al comune bonifico bancario. Infatti, per effettuare il pagamento con bonifico, è sufficiente che il creditore faccia avere al debitore il codice Iban insieme alla relativa fattura; occorre di seguito compilare il modulo dell’ordine di pagamento o domandare alla banca di compierlo, ma si può fare anche via web.

In sostanza, l’azienda creditrice stampa e spedisce al debitore il bollettino freccia precompilato in tutte le sue parti; in seconda battuta, il debitore compie il pagamento presentando il citato bollettino presso un qualsiasi sportello bancario. Se lo sportello coincide con quello presso cui il debitore ha il c/c, allora il pagamento può essere svolto anche con addebito in conto.

La banca che ha ricevuto il versamento (cd. ‘Banca esattrice’) rilascia alla banca del creditore (cd. ‘Banca tesoriera’) un messaggio elettronico, che include gli estremi del pagamento effettuato. Quest’ultima compie l’accredito e fornisce un rendiconto al creditore. Il tutto avviene in modo molto trasparente e senza rischi: la tracciabilità è assicurata.

Come può comportarsi il debitore che riceve il bollettino freccia?

Con il meccanismo del bollettino freccia, abbiamo qualcosa di diverso da altri metodi di pagamento. Infatti, il creditore, che deve avere un conto corrente, spedisce al debitore il bollettino precompilato. Colui che è obbligato al pagamento, che a differenza del creditore non è tenuto ad avere un c/c, a questo punto ha più possibilità. Le elenchiamo di seguito:

  • il debitore può andare in una filiale dell’istituto di credito del creditore e compiere il pagamento in contanti;
  • in caso di previa attivazione di un conto corrente, il debitore può recarsi nella sua banca e ordinare con il bollettino l’accredito dei soldi dal suo conto corrente al conto corrente del creditore;
  • si può altresì compiere il pagamento via web con carta di credito o con bancomat, a condizione che l’istituto di credito lo accetti (non tutte le banche hanno le stesse regole sul punto).

Pagare il bollettino freccia online: perchè conviene

Abbiamo detto che il bollettino freccia svolge la stessa funzione di un bollettino postale, ma è gestito direttamente dal sistema interbancario e non da poste italiane. Ne consegue che gli estremi di pagamento inclusi nel bollettino freccia attengono dunque ai  conti correnti bancari. Come accennato, chi deve pagare questa tipologia di bollettino lo potrà fare recandosi presso uno sportello bancario, o con dei servizi che permettono di pagare il bollettino freccia online, direttamente dalla propria abitazione.

Esistono infatti siti che permettono di pagare il bollettino freccia sul web. Sono siti specializzati in pagamenti, le cui funzionalità possono essere sfruttate da tutti coloro che siano in possesso di almeno uno strumento elettronico per il pagamento. Non è necessario per forza essere titolari di un conto corrente, con carta di credito o di debito; sono infatti disponibili da molto tempo carte prepagate, che possono essere sfruttate  come le comuni carte di credito. Senza l’obbligo di intestarsi un comune conto corrente bancario.

In effetti, gli aspetti positivi rappresentati dai bollettini freccia online sono tanti. Per esempio, internet è disponibile 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana, anche nel giorno di Natale e a Ferragosto. Insomma, non serve prendersi un permesso dal lavoro per andare in banca, o usare il tempo libero nel corso della giornata: è sufficiente fare accesso alla rete, da casa o dal lavoro o da qualsiasi altro luogo, e usare qualche minuto del proprio tempo, anche di domenica o nelle ore serali e notturne.

Non solo: in tempi di pandemia, poter saldare i pagamenti direttamente sul web si rivela ancora più pratico e comodo che in precedenza. Soprattutto questo vale per i bollettini freccia, che altrimenti si dovrebbero pagare in banca. Vero è che le banche oggi hanno modificato le regole relative ai rapporti con il pubblico e avere un appuntamento per un singolo bollettino può rivelarsi una vera e propria perdita di tempo.

Come sopra accennato, per compiere il pagamento di un bollettino freccia online è possibile sfruttare i servizi di home banking, legati alla gran parte dei conti correnti. Chi non ha un conto corrente, o invece vuole utilizzare un metodo più rapido e poco costoso, può attivare un account su siti che si occupano soltanto dei pagamenti, come ad esempio bollettini tradizionali o freccia. Insomma le alternative non mancano, per coloro che vogliono pagare nel contesto digitale.

E’ infatti sufficiente immettere i propri dati identificativi e un metodo di pagamento elettronico. Ciò vale per la prima volta, in quanto tutti i pagamenti dopo il primo si potranno effettuare in pochi clic: abbiamo innanzi un procedimento che comporta pochissimo tempo per poter saldare un bollettino freccia o un bollettino postale.

E la sicurezza è assicurata comunque da sistemi di controllo assai tecnologici. Non solo: in questi casi, il debitore deve sapere che si appoggia a istituti di pagamento autorizzati dalla Banca d’Italia.

Bollettino freccia, Mav e Rav: quali sono le differenze

A questo appunto, appare opportuno fare un po’ di chiarezza e distinguere tra bollettini bancari freccia, Mav e Rav. Essi sono avvisi emessi da enti pubblici o aziende private che sono inviati a clienti e debitori, con le seguenti differenze:

  • il bollettino MAV (Incassi Mediante Avviso) rappresenta un servizio di incasso offerto dalle banche alle aziende correntiste che hanno bisogno di riscuotere delle somme da parte dei clienti. Detto servizio è usato di solito per regolare transazioni a distanza e consente al cliente di scegliere in autonomia presso quale operatore compiere il pagamento;
  • il bollettino RAV (Ruoli Mediante Avviso) è un servizio usato dai concessionari che si occupano della riscossione di somme iscritte a ruolo. Perciò è sfruttato ad es. per riscuotere sanzioni per le violazioni del codice della strada o per la tassa sui rifiuti;
  • il bollettino freccia, invece, è utilizzato tipicamente per le transazioni semplici come ad es. la riscossione delle utenze locali o  delle quote di spese condominiali.

Quali sono i benefici del bollettino freccia?

In base a quanto detto finora, non è complicato rendersi conto dei vantaggi insiti nel meccanismo del pagamento con il bollettino freccia. Infatti, per l’azienda creditrice detto meccanismo garantisce tempi esigui nell’accredito, costi di incasso moderati e la tempestiva informazione sull’esito dei versamenti (comunque entro un paio di giorni lavorativi dal pagamento). Ne conseguono chiari vantaggi per la gestione della propria amministrazione, specialmente se si tratta di imprese e enti di una certa grandezza.

Non solo: per i debitori, ossia i clienti dell’azienda o ente creditore, il bollettino freccia è conveniente e pratico perchè arriva già precompilato in ogni sua parte. Ne consegue che è molto semplice da utilizzare. E anche il pagamento è del tutto agevole, giacché si può compiere in contanti presso uno sportello bancario, o anche con addebito in conto corrente, se pagato al proprio sportello.

Inoltre, è vantaggioso un altro aspetto, che sopra abbiamo già visto: è possibile fare il pagamento senza l’obbligo di avere un conto corrente. In altre parole, il versamento può compiersi in denaro contante. Ma è pur vero che questo potrebbe far pensare alla norma che fissa un limite all’uso dei contanti. Si tratta di 1.999,99 euro fino al 31 dicembre 2021 e 999,99 dal primo gennaio 2022.

Ebbene, ci si potrebbe domandare che cosa succede se si va in banca con un bollettino freccia per versare in contanti un debito da 2.000 euro o anche di più. Insomma, c’è il concreto rischio che il pagamento sia rifiutato? Si potrebbe essere portati a pensare di sì, ma la risposta esatta è no. Infatti, se è pur vero che il debitore versa i soldi in contanti, è altrettanto vero che lo fa in un luogo in cui si procede all’accredito sul c/c del creditore, con un meccanismo che implica la tracciabilità di tutta l’operazione. Insomma, è tutto visibile agli occhi del Fisco e non c’è motivo di applicare la regola del tetto all’uso dei contanti.

Un ulteriore vantaggio rappresentato dall’usare il bollettino freccia consiste nel fatto di non dover rintracciare le informazioni sul creditore (come ad es. numero di conto), in quanto – come abbiamo ricordato sopra – il bollettino giunge a casa dell’interessato in forma già precompilata, pronto per essere pagato secondo una delle modalità suddette. Insomma, è tutto molto pratico anche per il debitore che, tuttavia, farà bene a controllare la correttezza della cifra da versare: infatti, può succedere che per una svista o disattenzione, la cifra non sia quella esatta.

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Gli aspetti negativi del bollettino freccia: quali sono?

Abbiamo finora considerato caratteristiche e funzionamento del bollettino freccia, evidenziandone la comodità e la velocità di completamento dell’iter di pagamento. Ebbene, è pur vero che la praticità ha un costo da sostenere, ed è questo il vero punto debole del bollettino freccia, che rispetto a soluzioni alternative, comporta un prezzo non proprio esiguo.

Ma attenzione: il costo può variare da  un istituto di credito all’altro. L’oscillazione di solito va da un minimo di 1,50 euro fino a 5 euro, o anche più. In queste circostanze, non c’è molto da fare: o il debitore si mette a trattare con l’istituto al fine di avere commissioni inferiori, oppure sarà necessario orientarsi verso altre forme di pagamento più economiche.

La differenza di costi vale sia per gli istituti che offrono un conto corrente a consumo – in base al tipo di uso si sostiene un costo rappresentato dalla somma delle distinte voci dei servizi utilizzati – sia nel caso dei conti con canone generalmente omnicomprensivo. Pertanto, nella scelta del c/c serve anche tener presente la commissione che ogni banca considerata, domanda per il pagamento del bollettino freccia.

Inoltre, nella specifica ipotesi in cui si sia titolari di un conto corrente online, è opportuno controllare che sia specificata detta modalità di pagamento. Per esempio, Ing Direct o Chebanca lo fanno ma spetta al singolo fare questa operazione di verifica. In ogni caso, anche laddove dovesse essere previsto, è doveroso verificare l’esistenza di possibili limiti, vincoli o restrizioni. E per sgomberare il campo da ogni possibile dubbio, potrebbe rivelarsi opportuno rivolgersi ad un call center con numero verde.

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