Quando potremo dire “addio” all’obbligo del Green Pass: le ultime novità

L’idea del Governo segue l’esempio della Danimarca e valuta l’ipotesi di togliere l’obbligo del Green Pass arrivando a vaccinare il 90% della popolazione italiana.

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Il traguardo da raggiungere per eliminare l’obbligo del Green Pass in Italia è il 90% della popolazione vaccinata con due dosi. Il Governo intende seguire il modello della Danimarca e valuta questa possibilità quando la percentuale raggiunta attualmente è del 72,01% della popolazione over 12. Le restrizioni previste per i prossimi mesi serviranno ad incrementare ulteriormente il numero di vaccinati per raggiungere il prima possibile quota 90. Il giro di boa potrebbe avvenire, nelle migliori previsioni, ad inizio 2022 e significherebbe il ritorno alla normalità con l’eliminazione del Green Pass obbligatorio.

Le parole di Alessio d’Amato sull’obbligo del Green Pass

L’Assessore alla Sanità del Lazio Alessio d’Amato ha riferito che l’obbligatorietà della certificazione verde verrà tolta nel momento in cui il 90% della popolazione sarà vaccinato con entrambe le dosi. Il Lazio ha già raggiunto quota 78 e si pensa che a fine settembre si raggiungerà l’85%. La vita normale, dunque, è ad un passo da noi. Ad oggi, 38.894.060 persone persone sono vaccinate completamente per un totale di 79.449.605 somministrazioni.

Franco Locatelli, coordinatore del Cts, concorda con le parole di d’Amato aggiungendo che più vaccinati si avranno, più limitazioni verranno eliminate. Sprona il Governo, però, ad ampliare la platea di coloro che devono vaccinarsi per obbligo in modo tale da utilizzare il Green Pass come strumento di salute pubblica realmente efficace.

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Cosa aspettarci nei prossimi mesi

In attesa del raggiungimento di quota 90 per veder cadere le limitazioni dettate dalla certificazione verde, si attendono cambiamenti nei mesi di settembre e ottobre. Nello specifico, le intenzioni del Governo sono quelle di estendere l’obbligo della vaccinazione ad altre categorie di lavoratori. Si parla della pubblica amministrazione, dei gestori di bar e ristoranti e di chi vi lavora e degli autisti di tratte a lunga percorrenza. Allo stesso modo dovranno mettersi in regola con le vaccinazioni i lavoratori delle palestre.

Un altra novità riguarda la somministrazione della terza dose per i soggetti fragili per tutelare ulteriormente la fascia più debole della popolazione. Si attende, poi, l’arrivo del vaccino per i bambini al di sotto dei 12 anni in modo tale da dara un ulteriore spinta all’immunizzazione.

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