Lascia mancia da capogiro, ma sullo scontrino scrive un messaggio inquietante

Dopo aver ricevuto una mancia piuttosto ingente, una cameriera ha letto sullo scontrino un messaggio per niente edificante. Vediamo di cosa si tratta

foto adobe

Che venga data al ristorante o ai rider dopo aver consegnato la cena a domicilio, la mancia è sempre ben accetta. Un gesto in segno di ringraziamento, di cortesia che instaura una sorte di legame positivo, che ci si riveda ancora o forse, in un futuro prossimo.

Ma il denaro corrisposto in più non deve alterare i rapporti e soprattutto non deve valicare il confine del rispetto e della buona educazione. Il regalo che si concede non deve essere inteso da parte di chi lo concede come un segno di potere nei confronti di chi lo riceve e, tantomeno, indicare subordinazione dall’altra parte. Ma spesso questo messaggio non è chiaro, chi offre una ricompensa pensa di avere il diritto di esprimersi a proprio piacimento o di comportarsi come crede solo perché “ha pagato”.

Il messaggio sullo scontrino dopo aver lasciato la lauta mancia

Un episodio spiacevole a tal proposito è successo negli Stati Uniti, nei confronti di una cameriera. La mancia corrispostale è stata di ben 1000 dollari; esagerata rispetto al conto di soli 128 dollari. Dunque una spesa totale di ben 1128 dollari, ma non è questo il punto.

La mancia è stata accompagnata da un messaggio sullo scontrino “Bei capezzoli principessa, chiamami” con il numero del cliente firmatosi “The master” (ovvero, il padrone).

Mancia

La ragazza ha postato la foto della ricevuta che ha fatto il giro del web. Ovviamente non sono mancati i commenti, sia di disgusto che di difesa nei confronti della parte lesa, come “Povera ragazza”, “Voglio morire”. Qualcuno ha anche analizzato l’episodio da un’ottica sociale, scrivendo “Vuole che tu sia la sua schiava”.

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Purtroppo questo episodio racchiude una mentalità ancora radicata, ossia quella di chi pensa che in nome del denaro tutto può. Ma non è così, perché ci sono cose come la dignità, rispetto e i valori umani che non sono in vendita e dunque non si comprano, con nessuna cifra.

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