Malattie croniche: cosa bisogna fare per ottenere dall’Inps i sussidi economici

Scopriamo in che modo è possibile avere un sostegno economico per far fronte alle malattie croniche. Quali danno diritto all’indennità e come si richiede l’invalidità 

Pensione malattie croniche
Fonte Pixabay

Quando si devono fare i conti con le malattie croniche, oltre all’aspetto meramente clinico, bisogna considerare anche quello economico. Convivere con patologie di questo tipo richiede infatti un dispendio piuttosto importante di denaro e non sempre si riesce a sostenere il peso di queste spese.

Per questo richiedere un sostegno da parte dello Stato appare l’unica via d’uscita. Per farlo bisogna prestare attenzioni ai parametri e alle modalità previste per inoltrare la domanda.

Pensione malattie croniche: quando si può richiedere un sussidio e cosa bisogna fare

In primis è bene specificare che per ottenere pensioni di questo genere, bisogna avere un determinato grado invalidità. La valutazione spetta alla commissione medica dell’Inps, che dopo aver esaminato il caso attribuisce un punteggio di invalidità al soggetto. 

Qualora siano stati riscontrati i requisiti richiesti, la persona invalida può inoltrare la domanda per la pensione di invalidità o inabilità. Il compenso è ovviamente commisurato alla gravità e alla natura della patologia. Tra le forme di sussidio previste ci sono: la pensione di invalidità civile, l’assegno di invalidità e la pensione di inabilità civile o inabilità al lavoro.

Prendendo in considerazione quest’ultima ipotesi, è necessario che si attesti una mancata riduzione della capacità lavorativa della persona interessata all’indennizzo. L’esito è poi determinato dal tipo di mansione e alla categoria di appartenenza del lavoratore.

È inoltre condizione tassativa, che il richiedente abbia almeno 5 anni di contributi maturati, di cui 3 registrati nel triennio antecedente la domanda della speciale pensione. Qualora la situazione dovesse essere accertata, si ha diritto all’inabilità al lavoro.

L’assegno ordinario di invalidità è invece fruibile da chi può dimostrare una riduzione della capacità lavorativa non inferiore a 2/3. L’importo erogato dall’Istituto di Previdenza Sociale viene calcolato in base ai versamenti del contribuente, all’anzianità lavorativa e alle retribuzioni.

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Diverso il discorso inerente la pensione di invalidità civile. Non sono necessari i contribuiti, ma solo l’invalidità non inferiore al 74%. L’assegno mensile previsto è di 286,81 euro ed è disponibile solo per chi possiede un reddito non superiore a 4.926,35 euro.

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