Conto corrente in rosso: tutti i rischi a cui si va in contro

Scopriamo quali rischi si corrono nel tenere il conto corrente in rosso. Da quest’anno anche uno scoperto di un paio di centinaia di euro può costare molto caro

Conto corrente in rosso
Fonte Adobe

Avere il conto corrente in rosso non mai un qualcosa di rassicurante. Da gennaio 2021 con l’introduzione di nuove normative è diventato ancora più pericoloso. 

Chi si trova in questa situazione o ci si potrebbe ritrovare a breve, deve necessariamente tenere a mente a cosa si va in contro. Le conseguenze potrebbero avere di connotati incresciosi oltre che imbarazzanti.

Consolarsi pensando che non avendo disponibilità sul conto evita eventuali pignoramenti non è certamente un buon viatico, anche perché sull’eventuale deposito si potrebbero pignorare solo i debiti.

Conto corrente in rosso: ecco cosa si rischia

Andando nello specifico della questione, con un rosso di poche centinaia di euro si rischia di essere inseriti nella centrale allarmi, ovvero nella lista nera dei cattivi pagatori. Il quadro si aggrava ulteriormente qualora sul conto ci sia la domiciliazione delle bollette.

Per forza di cose non potranno essere pagate e quindi si diventa morosi anche per le utenze di luce, acqua e gas. Inoltre sul conto della “discordia” non potranno essere incassati nemmeno i crediti arretrati.

Il default automatico scatta per i debiti superiori a 100 euro per le persone fisiche e per le aziende (che abbiano un esposizione con la banca inferiore a 1 milione di euro). Discorso diverso per le aziende che si espongono oltre la cifra sopracitata. In questo caso il debito deve superare i 500 euro.

L’indebitamento deve protrarsi per almeno 90 giorni consecutivi per essere considerato tale. Un limite che consente ampiamente al correntista in difficoltà di rientrare dal rosso e di evitare le conseguenze menzionate.

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Un metodo per evitare questo genere di problemi è pattuire con la banca un accordo che preveda lo sconfinamento entro certi limiti. Non si tratta di un favore da parte dell’istituto bancario, bensì di un servizio, visto che sulle somme in eccesso vengono applicate delle commissioni. In questo modo si può eludere la normativa, ma è necessario tenere sempre la guardia alta onde evitare di superare il fido concesso.

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