Chi presta il Green Pass commette reato, e non solo lui: tutti i rischi legali

Prestare il Green Pass a chi non ha i requisiti previsti dalla Legge comporta l’assunzione di responsabilità a livello legale. Le ripercussioni possono essere gravi, sia per chi lo presta sia per chi lo utilizza.

Adobe Stock

Una pratica che ha preso piede dallo scorso 6 agosto – data di introduzione del Green Pass obbligatorio per poter svolgere determinate attività – riguarda lo scambio della certificazione verde. Una persona vaccinata in possesso della card la presta ad un amico o parente che non possiede i requisiti per averla. Questo passaggio scorretto è un reato perseguibile per vie legali. E le ripercussioni riguarderanno entrambe le parti.

Il reato di chi presta Green Pass

Chi presta il Green Pass commette reato dato che gli esercenti non possono (e non vogliono) controllare il documento di identità dell’utente. Mancando una figura che si occupa solamente della verifica dell’identità del soggetto che mostra la certificazione verde, in tanti riescono a farla franca ma qualora si venisse scoperti le conseguenze sarebbero gravi. 

Il Green Pass presenta unicamente un QR-Code mentre mancano i nominativi del titolare. Di conseguenza, i proprietari di un locale non possono sapere se la certificazione presentata è di chi la mostra oppure di un parente o un amico.

Le conseguenze per chi usa il Green Pass prestato

La pratica di prestare la certificazione è scorretta non solo moralmente – mette in pericolo la salute altrui – ma anche sul piano legale. Le accuse che possono essere mosse riguardano la sostituzione di persona (Codice penale, articolo 494) e l’Esercizio arbitrario delle proprie ragioni (codice penale, articolo 329).

Le sanzioni per tali reati vanno da una multa da corrispondere pari a 516 euro fino alla reclusione in carcere per un anno. Le conseguenze, poi, possono essere ancora più gravi qualora la persona scoperta con un Green Pass di cui non è titolare abbia sintomi Covid o risulti essere positiva. Il reato, in questo caso, è di Delitti colposi contro la salute pubblica per cui è prevista la reclusione dai tre ai dodici anni.

Leggi anche >>> Green Pass, obblighi e diritti: cosa succede dal 1 settembre

Chi presta il certificato verde quali reati compie?

Le conseguenze legali sono previste anche per chi presta la certificazione verde e per tutti coloro che vengono accusati di essere a conoscenza dell’inganno. Il reato è di concorso nel reato principale punibile con pene di diverso tipo in base al peso che si è avuto nel concorso del reato. Chi presta il Green Pass, per esempio, riceverà una pena più dura rispetto a chi era solo a conoscenza del fatto.

Impostazioni privacy