Bolletta, una giungla di informazioni e la beffa: spendiamo più di quello che consumiamo

La bolletta della luce comprende tante voci di spesa differenti. Conclusione? Oltre ai propri consumi l’importo totale include vari costi aggiuntivi. Scopriamo quali.

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Quando arriva la bolletta ci troviamo davanti pagine e pagine di informazioni su varie voci di spesa. La maggior parte di noi, però, legge unicamente l’importo che dovrà essere corrisposto entro una certa scadenza. E’ importante, invece, conoscere nei dettagli i costi che compongono l’importo finale. Si scoprirà, così, che oltre ai reali consumi vengono aggiunte mensilmente altre componenti che influiscono notevolmente sulla spesa totale. La questione è riuscire a capire il peso che i consumi effettivi hanno sulla bolletta della luce in relazione al peso delle altre variabili.

Le voci di spesa sulla bolletta

L’incidenza dei consumi reali sull’importo totale della bolletta è, naturalmente, differente a seconda che l’utenza sia composta da una sola persona, da una coppia oppure da famiglie. In generale, il peso di quanto effettivamente consumiamo in elettricità varia dal 28 al 37% in base alla tipologia di clientela.

La percentuale restante è legata ai costi del trasporto e della gestione del contatore, agli oneri di sistema, Iva e altre imposte. Attualmente, poi, c’è da considerare come “extra” ai consumi il canone Rai che costa 90 euro all’anno (è in atto la proposta di separare l’onere della tv dalla bolletta della luce).

I vantaggi del mercato libero

Analizzando l’incidenza dei consumi sulle bollette è stato possibile accertare dei vantaggi che offre il mercato libero. Nello specifico, si è registrato un calo della spesa di circa il 20% in relazione all’energia elettrica. Gli esempi riportati riguardano un’utenza composta da un single con consumo pari a 1.400 kWh all’anno; una coppia con 2.400 kWh di consumo e una famiglia di quattro persone con un consumo di 3.400 kWh.

La riduzione per il single è stata dal 27%, per la coppia del 20% e per la famiglia del 15%. Il single, dunque, è passato da una spesa di 290 euro ad una di 210 annui, importo che include circa 60 euro di consumi effettivi (28,66% del totale). Una coppia, invece, da 407 euro è passata a pagare in un anno 324 euro di cui 117 riguardano i reali consumi (36,09%). Le famiglie, infine, su una bolletta stimata di 467 euro solo 173 euro sono relativi ai consumi reali. 

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Conclusioni

I reali consumi influiscono in maniera minore rispetto alla somma di oneri, spese di trasporto e di gestione. Nonostante i costi che fanno lievitare la bolletta non siano legati ai consumi l’unico modo per poter diminuire l’importo finale è cercare di diminuire i consumi stessi. Oneri e simili, infatti, sono fissi e non possono essere ridotti.

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