Ikea, è bufera: cosa sono costretti a fare i dipendenti non vaccinati

Ha destato particolare scalpore una foto che mostra cosa sono costretti a fare i dipendenti Ikea non vaccinati.

Ikea
Foto © AdobeStock

Ormai da oltre un anno il Covid è entrato nelle nostre vite, portando con sé delle ripercussioni negative sia per quanto riguarda le relazioni sociali che economiche. Molti imprenditori, purtroppo, hanno dovuto abbassare le serrande delle proprie attività, con sempre più persone che si ritrovano a dover fare continuamente i conti in tasca prima di acquistare qualcosa, onde evitare di incidere ulteriormente sul bilancio famigliare. Un periodo storico complicato, con il governo che ha deciso di erogare vari aiuti economici a sostegno delle categorie maggiormente colpite dalla situazione.

Allo stesso tempo si continua a lavorare su più fronti e in particolar modo su quello dei vaccini. Se tutto questo non bastasse, l’esecutivo a guida Draghi ha deciso di adottare altre misure, come il tanto discusso Green Pass che, a partire dal 6 agosto, è obbligatorio per accedere a numerose attività al chiuso, come palestre e ristoranti. Una novità che non è passata di certo inosservata, soprattutto per via delle conseguenze che tale certificato porta con sé. Lo sanno bene alcuni dipendenti Ikea che, non essendo vaccinati, sono costretti a passare la pausa pranzo in un modo ritenuto da molti “non dignitoso“. Ecco cosa è successo.

Ikea, è bufera: lavoratori senza Green Pass mangiano per terra

Come noto, a partire dal 6 agosto il Green Pass è obbligatorio in Italia per accedere a numerose attività. Se tutto questo non bastasse, con l’ultimo decreto anti-Covid, il governo ha deciso di rendere obbligatorio l’uso della certificazione verde anche per le mense aziendali. Una decisione che finisce per avere delle ripercussioni sulle vite di molti lavoratori.

Ne è una chiara dimostrazione una foto pubblicata sul quotidiano piacentino Libertà, che mostra alcuni lavoratori del magazzino Ikea mentre mangiano seduti a terra all’esterno della mensa aziendale. I lavoratori in questione, infatti, non sono ammessi nei locali adibiti al pasto in quanto sprovvisti del Green Pass.

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Non è dignitoso“, ha commentato il segretario provinciale della Fit, Salvatore Buono, così come si evince da The Post Internazionale. I lavoratori, ha spiegato il sindacalista, “avevano chiesto almeno un gazebo per far mangiare in modo decente chi non ha il Green Pass, soprattutto quando fa molto caldo o in caso di pioggia: niente da fare. Hanno messo solo delle sedie nell’erba o nell’area all’ingresso dei camion“.

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