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Esenzione dell’Imu sulla prima casa, destinatari pensione di invalidità e prodotti alimentari ritirati: ecco tutti i temi caldi della settimana.

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Occhio all’esenzione dell’Imu sulla prima casa, in quanto sono in molti a rischiare di dover fare i conti con delle importanti novità, ritrovandosi a dover pagare la tanto odiata tassa sulla proprietà. In tal senso giunge in arrivo l’interrogazione presentata alla commissione Finanze della Camera dei Deputati del 23 giugno 2021.

Ma non solo, tra i temi caldi della settimana anche la pensione di invalidità che può essere riconosciuta in seguito al riscontro effettivo di determinate patologie, con l’importo che può, in alcuni casi, salire. Attenzione, inoltre, ai ritiri nei supermercati italiani. Negli ultimi giorni, infatti, sono ancora molti i prodotti sospetti prontamente ritirati dal mercato. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.

Esenzione per Imu prima casa, residenza e dimora abituale: cosa c’è da sapere

In base a quanto previsto dall’articolo 1 comma 741 della Legge di Bilancio 2021, l’esenzione Imu prima casa spetta per un solo immobile, nei casi in cui i componenti di una stessa famiglia abbiano una dimora abituale ed una residenza in due immobili separati. Questo solo se entrambi sono nello stesso comune.

Nel caso in cui i coniugi posseggano dimora abituale e residenza in due case situate in due comuni diversi, invece, l’esenzione non spetta a nessuno dei due. Come sottolineato attraverso l’interrogazione presentata alla commissione Finanze della Camera dei Deputati del 23 giugno 2021, infatti, l’agevolazione non dipende soltanto dalla residenza anagrafica, ma anche dalla cosiddetta dimora abituale.

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Pensione di invalidità: destinatari e importi

La pensione di invalidità può essere riconosciuta in seguito al riscontro effettivo di determinate problematiche psico – fisiche, anche di una certa gravità. Patologie che possono compromettere lo svolgimento delle normali attività quotidiane e lavorative, tanto da portare l’Inps a predisporre un’indennità per coloro che si ritrovano a vivere una situazione di questo genere. Gli importi, ricordiamo, risultano diversi e fanno riferimento a varie condizioni di salute.

A tal fine è necessario il riconoscimento dell’inabilità lavorativa dovuta alla patologia, in seguito a uno specifico esame medico. Una volta appurata la presenza della problematica, l’Inps eroga l’assegno mensile, pari a 287,09 euro al mese per 13 mensilità. In alcuni casi tale importo può aumentare attraverso alcuni incentivi, come la maggiorazione sociale, che permette di ottenere un importo fino a 651,12 euro al mese. In caso di invalidità al 100%, inoltre, è possibile ottenere anche l’indennità di accompagnamento, ovvero 522,10 euro al mese per 12 mensilità.

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Prodotti alimentari ritirati dal mercato: ecco di quali si tratta

Ancora ritiri nei supermercati italiani, come ad esempio l’insalata di riso, marchio “Viva la Mamma Beretta”, venduto in confezioni da 400 g con numero di lotto S691210923 e scadenza il 23 settembre 2021. Tra gli ultimi prodotti a essere ritirati si annoverano dei cracker, con confezioni da 500 g a marchio Despar, lotto 6111 e scadenza il 30/07/2022.

A&O e Famila, a loro volta, hanno richiamato un lotto di gelati senza glutine, marchio “Vivi bene Selex” prodotto da Eskigel”. Si tratta di confezioni da 300g e numero di lotto TE 1214 (EAN 8003100873019).

Ma non solo, la catena Metro ha provveduto al ritiro di un lotto di cappello del prete e sottofesa di vitello marchio “Metro Chef”. Tale prodotto è venduto in confezioni sottovuoto con numero di lotto 10010115 e scadenza al 23 agosto 2021.

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Per finire citiamo il ritiro di alcuni lotti e formati di pasta alla curcuma e pepe bio marchio Pasta Natura. In particolare, a finire al centro dell’attenzione, sono le confezioni da 250 grammi, dei seguenti formati:

    • Penne, Tmc 26/03/2024, 16/02/2024 e 03/03/2024.
    • Gnocco sardo, Tmc 28/01/2024.
    • Fusilli, Tmc 28/01/2024.
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