Se ti trasferisci in uno di questi comuni puoi guadagnare fino a 40mila euro

Si tratta di un’iniziativa volta a favorire i comuni con meno di 5000 abitanti. Vediamo dove si trovano e cosa bisogna fare per ottenere la lauta cifra

Comuni
Fonte Pixabay

Lo spopolamento dei piccoli centri è una tematica che ormai tiene banco da diversi anni, per questo molti enti regionali hanno deciso di varare delle iniziative per cercare di attirare le persone in questi posti lontani dai principali servizi.

In diverse zona d’Italia sono addirittura state messe in vendita le case ad 1 euro, per poi ristrutturarle secondo delle norme ben preciso imposte dagli specifici bandi comunali. Stavolta il discorso è completamento diverso e riguarda solo il Piemonte, dove la regione ha deciso di stanziare un’ingente somma di denaro per “convincere” i cittadini dei territori limitrofi e anche di altre zone del Bel Paese a trasferirsi in uno dei 465 comuni con meno di 5000 abitanti. 

Comuni italiani in cui trasferirsi per guadagnare fino a 40mila euro

Il bando ufficiale uscirà a settembre, ma sul portale della Regione Piemonte sono già stati resi noti alcuni criteri di selezione. Si può ottenere da un minimo di 10mila euro ad un massimo di 40mila euro a patto che si acquisti una casa e si trasferisca la residenza nel piccolo comune prescelto.

Coloro che sono nati a partire dal 1980 saranno favoriti nelle graduatorie ed otterranno un punteggio più vantaggioso. Saranno valutati anche il numero di figli a carico (e se hanno meno di 10 anni) e l’importo dell’ISEE.

Tra i borghi in cui si può andare a vivere figurano Crissolo in Valle Po che sorge ai piedi del Monviso. Nei paraggi ci sono diverse attrazioni culturali e paesaggistiche. Caratteristiche che lo rendono il luogo perfetto per chi ha voglia di cambiare vita e staccare dal caos della città.

Ancor più piccola è la realtà di Elva località della Val Maria con meno di 100 anime. Eppure nonostante sia un territorio quasi inesplorato, nella sua parrocchia ci sono i dipinti di Hans Clemer, che operò proprio in questa terra oggi dimenticata.

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Insomma, non resta che aspettare settembre per capire chi e come potrà aderire all’iniziativa. Si preannuncia decisamente interessante oltre che remunerativa. D’altronde sono stati messi da parte ben 10 milioni di euro. 

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