Truffa alla tabaccheria: si fingono corrieri rubano merce per 14mila euro

Una truffa riuscita alla perfezione sfortunatamente per la vittima. Un sottile gioco opportunistico e ben orchestrato.

Polizia
Polizia (Adobe)

Una truffa in piena regola ardita ai danni della signora Alessandra Casini, titolare di una tabaccheria di Bologna. Il tutto si è svolto senza dare nell’occhio senza lasciare alla vittima alcun dubbio, alcun sospetto circa le dinamiche che in quel momento stavano compiendosi. Un carico di sigarette, in dirittura d’arrivo dal deposito di zona del Monopolio di Stato. La consegna, puntuale, efficiente come sempre, in più la presenza di un nuovo operaio a facilitare il lavoro del corriere che rende tutto ancora più rapido.

Dopo un pò, però una telefonata strana, chiamano proprio dal deposito di Stato, c’è stato, dicono un errore con la bolla di accompagnamento e quindi e necessario ritirare di nuovo il carico da 14mila euro preso l’esercizio commerciale della signora Casini e provvedere alla consegna di un nuovo carico. Tutto si svolge regolarmente, arriva il corriere, prendere il carico, e lo porta via. Alla donna non viene alcun sospetto, fino a quando non incontra suo marito.

Un carico da 14mila euro finto tra le mani dei truffatori che avevano organizzato il piano perfetto

Alessandra Casini
Alessandra Casini

L’incontro con suo marito è stato rivelatore per la signora Alessandra. L’uomo le comunica infatti di aver visto il corriere caricare un furgone blu, mentre la donna ricorda benissimo che di solito il furgone è bianco. Il dubbio arriva, e cosi la donna prova a contattare il deposito del Monopolio di Stato. Dopo una serie di tentativi andati a vuoto riesce a parlare con qualcuno li, qualcuno che le conferma di non avere carichi sospesi o altro.

La donna pensava che quell’aiutante misterioso fosse un dipendente dello stesso deposito di Stato, mentre il corriere immaginava si trattasse di un aiutante della tabaccheria. Trucco riuscitissimo, la donna è stata truffata. La denuncia alla polizia e l’assicurazione che non lascia alcuna speranza per la donna.

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L’assicurazione ha detto che – ha dichiarato la signora Casini – essendo caduti in un raggiro, non risarcirà il danno. Se non ti puntano una pistola alla testa, insomma, non sei abbastanza vittima. Ma il danno per noi c’è. Ed è enorme”.

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