Lucifero in estate, e allora Frozen in inverno? Chi ci guadagna a metterci paura inutilmente

Allerte meteo a raffica. Caldo, freddo, vento, pioggia. Per ogni stagione un allarme diverso. Il presente è un continuo stato di allerta.

Termometro
Termometro (Adobe)

Estate calda, bollente, un inferno in terra, temperature altissime ed allarmi su allarmi dalle pagine dei giornali, dai canali tv che fanno l’informazioni, dal web e da qualsiasi fonte media, vera o presunta. In estate c’è il caldo bollente con picchi di 40 e passa gradi, in inverno il gelo che brucia la pelle con temperature sotto ma molto sotto lo zero. L’allarme continuo, c’è caldo, c’è freddo, piove, nevica, c’è vento. Allerte meteo ogni settimana.

Prendiamo il caso di Napoli, probabilmente la città che detiene il record di giornate di scuola perse per allerte meteo varie. Fino a 20 o forse 25 anni fa andare a scuola con acqua e vento era d’obbligo, e se ti bagnavi e chiedevi ad un genitore di venire a prenderti prima, magari ricevevi anche il più classico dei cazziatoni. Oggi invece con pioggia e vento non si può uscire di casa. Troppa cura nei confronti dei propri cittadini? No, affatto, la verità è un’altra.

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Caldo o freddo, l’allerta continua e la paura di uscire di casa

Cosi, come si diceva in precedenza, i comuni, in questo caso  quello di Napoli non tiene troppo alla salute dei propri cittadini, è consapevole, anche troppo invece del fatto che le strutture sono poco sicure in caso di temporali, le stazioni della metro si allagano alla grande alla prima goccia, il traffico si blocca per buche ed impedimenti vari, e allora? Allora chiudo tutto e non faccio in modo che qualcuno si faccia inutilmente male, visto che non posso riparare strutture, stazioni e quant’altro. Fila no? Un bel concetto di tutela dei propri interessi.

Oggi si invita la popolazione a stare in casa, indirettamente ad utilizzare l’aria condizionata, cosi come inverno i termosifoni. Guidati da una voce impercettibile portati a consumare, consumare fino allo stremo. L’ambiente che ci è avverso, o troppo caldo o troppo freddo, Lucifero e Frozen per l inverno? E allora? Allora consumiamo.

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Le allerte tengono alta la guardia, tante allerte generano quasi tensione, quasi incertezza. Troppe allerte ci tengono con il fiato sospeso, di continuo, d’estate, d’autunno, d’inverno ed anche in primavera. Il risultato? Uno stadio d’assedio continuo, tanta, forse troppa informazione ed un popolo a volte teleguidato. O forse sarà il troppo caldo?

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