Chef più ricchi al mondo: quante sorprese nella speciale top ten

Il Inc e CelebrityNetWorth ha diramato la classifica degli Chef più ricchi al mondo nel 2021. Presenti nomi di spicco a cui fanno eco delle assenze illustri 

Gordon Ramsay
Fonte Getty Images

Fare lo Chef ad alti livelli è piuttosto impegnativo e implica oltre alla bravura, un bel pizzico di fortuna, una buona dose di lungimiranza e abbondanza di perseveranza. Questa è in sintesi la ricetta per arrivare nell’elité mondiale.

Una dimensione che oltre a consegnare il prestigio a livello internazionale, fa aumentare consistentemente i propri guadagni, che in alcuni casi potrebbero anche arrivare a 6 cifre. Vediamo quali sono gli artisti della cucina internazionale che vantano introiti molti importanti alla stregua di star hollywoodiane.

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Chef più ricchi al mondo: nessun italiano tra i primi dieci

La graduatoria stilata da Money Inc e CelebrityNetWort ha proclamato i paperoni delle cucine a livello globale. Vediamone alcuni cercando di capire a quanto ammonta il loro patrimonio personale:

  • Goordon Ramsay (190 milioni di dollari),
  • Marco Pierre White (40 milioni di dollari),
  • David Chang (60 milioni di dollari),
  • Ina Garten (50 milioni di dollari),
  •  Rachel Ray (77 milioni di dollari),
  • Emeril Lagasse (60 milioni di dollari),
  • Nobu Matsuhisa (200 milioni di dollari),
  • Wolfang Puck (82 milioni di dollari)
  • Thomas Keller (80 milioni di dollari),
  • Jamie Oliver (372 milioni di dollari).

Dunque, anche tra i celebri cuochi sopracitati ci sono delle differenze abissali, dovute anche alle loro specializzazioni e al prestigio del posto per cui lavorano. La preparazione poi fa la differenza. In questo campo, conoscere anche sono un cavillo in più in merito ad un prodotto può risultare determinante ai fini della sua corretta preparazione.

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Non sono presenti dei rappresentanti italiani (con buona pace dei vari Cracco e Cannavacciuolo), il che però non è bocciatura in termini di qualità. I guadagni sono determinati da molteplici fattori tra cui l’impiego e soprattutto il paese in cui si presta servizio. Negli Usa ad esempio i compensi sono nettamente più alti e per questo molti Chef d’oltreoceano sono più ricchi di quelli nostrani.

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