Passaggio al nuovo digitale terrestre: quale futuro per i canali Rai

Cosa succederà ai canali Rai con il passaggio al digitale terrestre DVB-T2, il cui inizio è stato rinviato al 15 ottobre 2021

Digitale terrestre

Foto © AdobeStock

Lo switch off che porterà al passaggio al nuovo digitale terrestre (DVB-T2) era fissato per il 1 settembre 2021. In questa data tutte le emittenti avrebbero dovuto abbandonare il vecchio codice MPEG-2 in favore del nuovo MPEG-4. Lo scorso 30 luglio però il Governo ha cambiato le carte in tavola, apportando una significativa modifica.

In pratica con il decreto firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti l’inizio del cambiamento del segnale è stato posticipato al 15 ottobre 2021. Nel testo ci sono anche delle direttive per le emittenti, le quali hanno la facoltà di cambiare codifica in modo graduale. Un modo per evitare che milioni di telespettatori siano impossibilitati nel vedere i canali perché la tv non supporta l’MPEG-4.

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Canali Rai: come cambierà lo scenario a partire dal 15 ottobre 2021

Naturalmente a questa situazione è interessata anche la Rai, che per i motivi di cui sopra, ha deciso di suddividere il delicato passaggio in un lasso di tempo più lungo. La prima modifica dovrebbe avvenire proprio a partire dal 15 ottobre e riguarda i canali dei MUX Rai 2, Rai 3, Rai 4. 

Nello specifico passeranno immediatamente al nuovo segnale Rai 5, Rai Storia, Rai Sport, Rai Scuola, Rai 4, Rai Movie, Rai Premium, Rai Gulp, Rai YoYo, Rai 1 HD, Rai Sport + HD, Rai 2 HD, Rai 3 HD. 

Passando alle radio, quelli che saranno immediatamente tramessi tramite il DVB-T2 sono i seguenti: Rai Radio Tutta Italiana, Rai Radio Live, Rai Radio Kids, Rai Isoradio, Rai Radio 1 Sport e Rai Radio 2 Indie. 

Saranno invece ancora reperibili (per qualche mese) grazie al vecchio codec MPEG-2 i canali storici, ovvero Rai 1, Rai 2, Rai 3 (anche in HD) e Rai News 24. Naturalmente ciò sarà possibile a patto che questi canali siano sintonizzabili in questa fase.

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Per questo fare un piccolo test per vedere se queste emittenti sono presenti nel proprio elenco dei canali è un passaggio obbligatorio da fare per evitare di avere spiacevoli sorprese.

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