Green pass, altra stretta in arrivo? Cosa non si potrà fare dal 6 agosto

Dal 6 agosto arriveranno le restrizioni previste con l’ultimo decreto. Ma la paventata estensione del Green pass non è un’utopia.

Green Pass decreto
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Non si è ancora placata la polemica sul Green passo obbligatorio che, all’orizzonte, si profila addirittura un nuovo decreto. La deadline sembra essere quella del 6 agosto, ovvero quando la certificazione verde dovrebbe diventare necessaria anche su treni, navi e aerei. Ossia, per i mezzi di trasporto con più persone e per le tratte più lunghe. Il Consiglio dei ministri, previsto per giovedì 29 luglio, dovrebbe perlomeno iniziare la discussione sull’estensione. Il che, in sostanza, sembrerebbe anticipare il possibile l’arrivo di nuove disposizioni restrittive in merito al Green pass e, per esteso, alla frequentazione di determinati luoghi. Nel Cdm venturo, si  dovrebbe comunque discutere innanzitutto della riforma della giustizia.

Questo non toglie che qualche novità potrebbe esserci con il mese di agosto. Anche perché, a ben vedere, la prossimità della settimana di Ferragosto rende abbastanza attuale, visto il probabile aumento della circolazione per le ferie estive. Il cambiamento vero e proprio, tuttavia, dovrebbe arrivare con il mese di settembre, ovvero con la riapertura delle scuole. In questo senso, il governo potrebbe mettere in atto un nuovo giro di vite rispetto all’ultimo decreto legge del 23 luglio.

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Green pass, nuovo decreto all’orizzonte? Cosa cambia ad agosto

Come detto, la stretta potrebbe arrivare in direzione dei trasporti. E la possibilità che da agosto arrivi un’estensione del Green pass non è poi così remota. Più lontano, almeno in termini di bozza, una decisione per quanto riguarda la ripresa di scuola e lavoro. Dal 6 agosto, a ogni modo, qualche piccola ma decisamente rilevante variazione potrebbe arrivare. Stando al decreto del 23 luglio, dal prossimo 6 del mese di agosto solo coloro muniti della certificazione godranno di possibilità più ampie. Ad esempio l’accesso ai ristoranti al chiuso, a cinema e teatri, a musei, mostre, piscine e persino concorsi pubblici. Ma anche sagre, convegni e altri contesti di grande partecipazione.

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Praticamente l’elenco dei fattori sui quali protesta chi è contrario o scettico riguardo la vaccinazione anti-Covid, sulla carta tuttora non obbligatoria. Disposizioni medesime, peraltro, si occupano indifferentemente anche in zona gialla, arancione o rossa, qualora le suddette attività siano consentite. Le Regioni, inoltre, hanno già aggiornato i criteri di passaggio da una zona di rischio all’altra. La possibile estensione ai trasporti, del resto, andrebbe a impattare inevitabilmente sulla stagione turistica. Da qui l’opposizione di alcuni partiti, Lega in testa. La richiesta: aspettare dati sui quali poggiare eventuali giri di vite.

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