Pensioni, la disparità è nel cedolino: chi percepisce fino a 500 euro in meno al mese

I tempi cambiano, ma le disparità, purtroppo, no. Lo sanno bene alcuni pensionati che percepiscono fino a 500 euro in mese. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

500 euro
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L’ultimo anno è stato segnato dall’impatto del Covid che porta con sé delle ripercussioni negative dal punto di vista economico, costringendo molti imprenditori ad abbassare le serrande delle proprie attività. Una situazione che porta molte famiglie a dover fare i conti con una difficile gestione del bilancio famigliare, per via delle minori entrate. Se tutto questo non bastasse, il mercato del lavoro è in continuo cambiamento, con molte professioni e mestieri destinati a scomparire nell’arco di soli dieci anni.

A giocare un ruolo importante, in tale ambito, sono indubbiamente i guadagni. Gli stipendi, infatti, risultano differenti da una categoria lavorativa all’altra, con alcune attività che offrono la possibilità di guadagnare di più rispetto ad altre. Disparità che si ripercuotono anche sulle pensioni, con alcuni soggetti che arrivano a percepire fino a ben 500 euro in meno al mese. Ma di chi si tratta? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

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Pensioni, la disparità è nel cedolino: donne percepiscono fino a 500 euro in meno al mese degli uomini

Pensioni
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Nonostante la capacità delle donne di riuscire ad affermarsi nei vari settori, le lavoratrici continuano spesso a essere pagate meno dei colleghi uomini. Un divario retributivo che non può passare di certo inosservato e che finisce per creare delle disuguaglianze che creano un notevole impatto, negativo, sia dal punto di vista sociale che economico. Una situazione che si ripercuote anche sulle pensioni.

Dando un’occhiata al monitoraggio sui flussi di pensionamento nei primi sei mesi dell’anno, pubblicato dall’Inps, infatti, è possibile notare un divario pari a circa 500 euro al mese sull’assegno del trattamento pensionistico. In particolare l’istituto di previdenza ha rilevato che, nei primi sei mesi del 2021, le donne hanno percepito una pensione media pari a 931 euro. Gli uomini, invece, hanno percepito mediamente 1.429 euro. Questo vuol dire che ci si ritrova a dover fare i conti con una differenza pari a ben 498 euro.

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Per le lavoratrici, le pensioni più elevate sono quelle anticipate, che registrano un assegno medio pari a 1609 euro al mese. Allo stesso si registra un numero più alto di pensioni anticipate dei lavoratori, ovvero 79.935 pensionati per 2.104 euro medi, rispetto alle donne che sono 44.204 per un importo medio mensile pari, appunto, a 1.609 euro. Dati che non possono passare di certo inosservati e che evidenziano come il cosiddetto gender gap continui ad essere tutt’oggi una piaga che affligge il mondo delle donne.

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