Pensione di invalidità: le patologie cardiache che consentono di ottenerla

Alcune malattie croniche del cuore consentono di ottenere la pensione di invalidità. Scopriamo quali sono nello specifico

Pensione di invalidità
Fonte: Pixabay

La pensione di invalidità è un tema piuttosto spinoso e che genera spesso della controversie. Riguarda quelle patologie che riducono in maniera considerevole le capacità motorie delle persone. Una condizione che delle forti ripercussioni anche in ambito lavorativo.

Per effetto di ciò quando viene appurata la malattia al soggetto richiedente viene accordato un sussidio mensile ribattezzato pensione o assegno di invalidità. In questa sede ci concentreremo sulle problematiche cardiache croniche che danno diritto al suddetto indennizzo.

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Le malattie croniche che danno diritto alla pensione di invalidità

La prima è il trapianto cardiaco. Trattandosi di in un’intervento complicato, la percentuale di invalidità può variare dall’81% al 100%. Subito dopo troviamo il difetto interventricolare avanzato allo stadio V o IV. Quando questi malfunzionamenti sono piuttosto evidenti, l’invalidità oscilla tra il 71% e il 100%.

Nell’elenco sono ricomprese anche le cardiopatie gravi come quella ipertensiva scompensata, la miocardiopatia con insufficienza cardiaca gravissima, valvulopatia di grado severo scompensata, arteriopatia ostruttiva cronica periferica con ischemia cronica o pericardite cronica. A queste situazione viene attribuita un’invalidità compresa nel range tra 71% e 100%.

Fanno parte delle patologie cardiache invalidanti anche la pervietà del dotto arterioso dallo stadio V (invalidità tra 81% e 100%) e aritmie gravissime e fortemente invalidanti (dall’81% al 100%).

Esistono inoltre dei casi in cui coloro che hanno avuto un infarto hanno diritto alla pensione di invalidità. È bene rammentare che per ricevere questa speciale pensione l’invalidità deve corrispondere almeno al 74%. L’invalidità al 100% dà diritto alla pensione di inabilità e a seconda dei casi si può richiedere anche l’assegno di accompagnamento. 

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Incorrere in malattie del sistema cardiocircolatorio non è poi così raro. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato almeno 4 fattori che contribuiscono alla formazione di queste patologie. Tra questi si possono annoverare alcuni dovuti a fattori ereditari e condizioni biologiche e altri che possono essere sempre modificati come ad esempio alimentazione, attività fisica, consumo di alcol o tabacco. 

Da non sottovalutare gli aspetti socio-economici su tutti l‘urbanizzazione, la globalizzazione e l’invecchiamento della popolazione oltre che agli stressanti ritmi della società contemporanea.

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