Malattie di stomaco e intestino riconosciute dall’Inps: c’è un assegno mensile da 520 euro

Chi soffre di malattie dello stomaco e intestino ha diritto, in alcuni casi, ad un assegno mensile. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

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L’ultimo periodo è stato segnato dal Covid, che continua ad avere un impatto negativo sulle nostre esistenze, sia dal punto di vista delle relazioni sociali che economiche. Un momento storico difficile da affrontare, soprattutto per via delle crescenti incertezze in merito al futuro. Si finisce così per registrare un netto aumento dei cosiddetti “panofocibi”, ovvero di coloro che hanno paura di tutto. Ma non solo, si verifica anche un peggioramento dello stato di ansia e depressione.

Un numero crescente di persone, inoltre, si ritrova sempre più spesso a dover fare i conti con delle malattie allo stomaco e all’intestino. Proprio quest’ultima condizione si rivela essere spesso un vero e proprio incubo, tanto da compromettere il regolare svolgimento di alcune attività quotidiane. In tale ambito, pertanto, è bene sapere che, in alcuni casi, chi soffre di determinate patologie, ha diritto ad un assegno mensile. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

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Malattie dello stomaco e intestino riconosciute dall’Inps: chi ha diritto all’assegno di accompagnamento

Inps malattie intestinali
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In base a quanto previsto dalla Legge n. 18/1980, le persone con totale invalidità o non autosufficienti hanno diritto ad ottenere un’indennità di accompagnamento. Si tratta, in pratica, di un sostegno economico erogato dall‘INPS per sostenere le spese per un accompagnatore. Proprio per questo motivo tale aiuto economico si rivela essere molto utile, dato che è destinato a tutte quelle persone che si ritrovano a dover fare i conti con delle difficoltà anche nel compiere gesti comuni.

In genere sono i famigliari ad aiutare la persona non autosufficiente. In altri casi, invece, è necessario rivolgersi a soggetti terzi. In ogni caso le persone con totale invalidità e non autosufficienti possono richiedere l’assegno di accompagnamento, in modo tale da poter fronteggiare le spese per un accompagnatore. Per il 2021 l’importo dell’assegno è pari a 522,10 euro al mese per 12 mesi e ad averne diritto sono anche coloro che si trovano alle prese con determinate patologie dello stomaco e dell’intestino. Entrando nei dettagli le 5 patologie dell’apparato intestinale per le quali si prevede l’accompagnamento sono:

  • malattie infiammatorie croniche intestinali, quali il morbo di Crohn e le rettocolite ulcerosa;
  • stenosi esofagea con ostruzione serrata che necessita di un intervento di gastro/entero-stomia;
  • cirrosi epatica di classe C di Child Pugh;
  • trapianto di intestino complicato;
  • trapianto di fegato complicato.

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In presenza di patologie allo stomaco e all’intestino fortemente invalidanti come quelle appena citate, quindi, è possibile richiedere anche l’assegno di accompagnamento.

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