Cashback: tutto pronto per i pagamenti, ecco le date

Tutto è pronto per i pagamenti dei rimborsi e dei bonus maturati in sei mesi. I cittadini attendono gli accrediti.

Cashback squalifica
Foto: Web

Il cashback è stato congelato, è notizia ormai di dominio pubblico. Il Governo Draghi ha ritenuto opportuno bloccare i successivi sei mesi di iniziativa in programma, cosi come inizialmente previsto. Si riprenderà forse a gennaio del 2022, ma pe ora niente, per ora basta classifica dei primi 100mila e basta rimborsi per la quota di quanto di ritorno di quanto speso nei sei mesi di iniziativa. 10% la quota di ritorno. Non male come iniziativa il cashback.

All’inizio forse poco compreso, ma poi un po’ tutti hanno iniziato a farci l’abitudine provando a preferire sempre, in ogni caso il pagamento per l’acquisto di beni o servizi con bancomat o carta di credito rispetto al denaro contante. Il fine principale dell’iniziativa è proprio questo, limitare al massimo la circolazione di denaro contante per provare a frenare la dilagante evasione fiscale. L’iniziativa è partita bene insomma, ma poi qualcosa è cambiato.

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Per il cashback la data limite è il 30 novembre 2021

Tutto sembra essere stabilito, pagamenti, scadenze ecc. In realtà un po’ di confusione è percepita da parte degli utenti che hanno in qualche modo manifestato una certa insofferenza rispetto alle posizioni del Governo. I social sono stati letteralmente invasi da critiche nei confronti dell’esecutivo che non rispetterebbe le scadenze prefissare per l’accredito dei soldi spettanti ai vari utenti, rimborsi o bonus classifica è indifferente.

Per i rimborsi del 10% di quanto speso per chi ha raggiunto quota 50 transazioni si dovrebbe attendere qualche mese dalla fine del semestre. Per gli aventi diritti al bonus da 1500euro spettante ai primi 100mila in classifica, invece il tempo limite è il prossimo 30 novembre.

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Gli utenti, insomma restano in attesa di sapere con precisione quando potranno ricevere quello che è a tutti gli effetti un premio. Il riconoscimento per la lealtà all’iniziativa, non come certi furbetti, che pur di scalare le posizioni della classifica hanno di fatto barato facendo diventare una sola operazione anche 5 o 10 transazioni diverse. Molti di loro, infatti sono stati poi, cosi come è giusto che sia, esclusi dall’iniziativa stessa.

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