Imu bloccata per tutto il 2021, ma solo ad una determinata condizione

Lo stop Imu 2021 non è un’utopia. Si può accedere alla ghiotta agevolazione in alcuni specifici casi: vediamo in quali 

Imu
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Avere la possibilità di non pagare l’IMU alla luce di tutto ciò che è successo nell’ultimo anno e mezzo è sicuramente una gran bella notizia. Bisogna però chiarire fin da subito che non si tratta di una misura valida per tutti. Questa novità è applicabile solo in alcuni specifici casi.

Si tratta infatti di un emendamento al decreto Sostegni bis firmato dal deputato di Forza Italia Sestino Giacomoni ed è stato controfirmato da tutti i gruppi parlamentari. Assorbe tutti gli emendamenti presentati sulla tematica fino ad ora.

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Stop Imu 2021: ecco in quale caso è possibile

Ad onor del vero c’è una strettissima correlazione con il blocco degli sfratti. In pratica sono esenti dal tributo i proprietari delle abitazioni che a causa del blocco degli sfratti non possono tornare ad usufruire dei propri immobili ne tantomeno possono percepire una rendita da questi.

Inoltre per chi ha pagato regolarmente la prima rata del 2021 il 16 giugno scorso può beneficiare di un rimborso a patto che abbia ottenuto una convalida di sfratto per morosità entro il 28 febbraio 2020 o successivamente.

È bene rammentare che l’esecuzione degli sfratti è sospesa fino al 30 settembre 2021 per gli sfratti dichiarati esecutivi nel periodo tra il 28 febbraio e il 30 settembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021 per quelli emessi dal 1 ottobre 2020 e il 30 giugno 2021. E ai comuni che non incassano il tributo chi ci pensa? A tal proposito è stato stanziato un fondo di 115 milioni di euro per sostenerli visti i mancati incassi.

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La reazione dei sindacati è stata naturalmente positiva, visto che l’esenzione IMU era richiesto da diversi mesi. Un’eliminazione dovuta visto il quadro delineatosi.

Al tempo stesso però c’è stupore per l’esclusione dal provvedimento di imprese e immobili destinati ad uso non abitativo su cui gravano delle imposte elevatissime e che devono saldare anche i canoni pregressi. Una disparità evidente che sicuramente comporterà altri provvedimenti in merito. La strada intrapresa sembra essere quella giusta.

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