Pericolo Grana Padano: in atto una contaminazione che porta gravi effetti collaterali

Circa 136 segnalazioni sono state diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi in relazione alla distribuzione in Italia di prodotti tra cui Grana Padano contaminato.

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Sono stati distribuiti nel nostro Paese diversi lotti di Grana Padano che rappresentano un pericolo per la nostra salute. Delle 136 segnalazioni avanzate, otto sono state inviate dal Ministero della Salute e ribadiscono la presenza di prodotti contaminati sugli scaffali dei supermercati.

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La contaminazione del Grana Padano a cosa è dovuta

I casi più pericolosi attualmente presenti nella nostra penisola sono tre e riguardano tre differenti prodotti. Nel Grana Padano italiano è stata riscontrata la presenza di Lisozima non dichiarata. Parliamo di un enzima con funzione battericida presente nei tessuti animali. E’ possibile ritrovare questa sostanza anche nella saliva, nel muco nasale, nello sperma, nelle lacrime, nel latte e nelle uova.

Fondamentalmente il Lisozima protegge dalle infezioni ma se assunto in quantità elevate ha conseguenze sulla salute. Gli effetti collaterali sono nausea, vomito e reazioni allergiche. Causa, dunque, un’intossicazione alimentare. 

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Altri prodotti che mettono a rischio la salute

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Oltre al Grana Padano, le segnalazioni relative a prodotti contaminati riguardano dei funghi porcini secchi che arrivano dalla Bulgaria con materia prima proveniente dalla Cina. In questo caso, è stata rilevata la presenza tetrametrina, un piretroide sintetico che viene utilizzato solitamente come insetticida. La sostanza causa irritazioni alle mucose oculari, alle vie respiratorie e al tratto digerente.

E’ stata accertata, poi, la presenza di pesticidi in erba Brahmi in polvere Bio proveniente dall’India mentre risultano essere in vendita pacchi di farina di riso da prodotto geneticamente modificato di origine sconosciuta, il cui uso non è stato autorizzato. Segnalazioni hanno riguardato, inoltre, la presenza di aflatossine nei pistacchi in guscio provenienti dall’Iran; un’etichettatura non completa di arachidi provenienti dalla Cina, la presenza di ogm non autorizzata nel riso istantaneo in salsa alle capesante e funghi shiitake con provenienza dalla Cina; la presenza di mercurio nel pesce spada sottovuoto proveniente dalla Spagna e di cromo nelle forchette in acciaio inox in arrivo dalla Cina.

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