Bancomat addio: italiani rassegnati, dal 1 luglio cambia tutto

Dal 1 luglio rivoluzione nel paese. Bancomat chiusi e clienti di una banca in particolare sul piede di guerra.

Bancomat
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La notizia era già nell’aria tutto era già scritto. Peri i clienti del gruppo olandese Ing, dal prossimo 1 luglio cambierà tutto, ma proprio tutto. I 62 sportelli bancomat del gruppo bancario presenti sul territorio nazionale, infatti non saranno più attivi, verranno di fatto chiusi ed esclusi dalla vita quotidiana, se cosi si può dire, dei correntisti del gruppo. I clienti Ing, circa 1,3 milioni in Italia, dovranno quindi provvedere a cambiare le proprie abitudini.

Donne ed uomini, correntisti Ing, potranno prelevare denaro contante presso gli sportelli bancomat di altri istituti bancari ai prezzi precedentemente concordati da contratto sottoscritto dagli stessi correntisti. Per versare assegni, invece si dovrà utilizzare la casella postale ed inviare presso gli appositi uffici il proprio titolo. Quello che si evince è un distanziamento sempre più evidente dal denaro contante, le banche, insomma, guardano altrove.

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Bancomat addio: i clienti pronti a rivendicare i propri diritti

C’è chi però non condivide questa linea e sono centinaia di migliaia i clienti che si oppongono a questa decisione, di fatto subita. Quello che più indigna è la conseguenza, chiaramente di tale decisione, a questo punto non saranno assicurati quei diritti fino a ieri inviolabili dei correntisti. Ora bisognerà pagare per prelevare il proprio denaro, perchè obbligati a farlo. Bisognerà provvedere a far viaggiare a mezzo posta i propri assegni.

La soluzione per il milione e passa di correntisti di Ing sarebbe quella di chiudere il prorpio conto corrente e riaprirlo presso un altro istituto di credito. Il dubbio che viene un po’ a tutti è che gradualmente si passerà ad una organizzazione del genere per tutte le banche. Abbandonare il denaro contante e passare ad altre formule di trasferimento della valuta.

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La rivoluzione, quindi, è appena cominciata ed è più che probabile che niente e nessuno riuscirà a cambiare il verso di ciò che sta accadendo e che accadrà, in futuro, sempre più spesso.

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