Contributi figurativi in disoccupazione: le regole per l’accredito

Versare in stato di disoccupazione può aprire le porte all’entrata dei contributi figurativi. Vediamo di cosa si tratta e come funzionano.

Disoccupazione contributi figurativi
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La fase di ripartenza è tutt’altro che una garanzia di riprendere in breve tempo i ritmi lavorativi pre-pandemia. E considerando che già prima del caos la situazione lavorativa non era delle migliori in Italia, chiaro che con la proroga della scadenza per la domanda di disoccupazione arrivata con il Cura Italia, siano parecchi i lavoratori pronti a richiedere il sussidio. In questo caso, come in altri simili, è comunque sempre buona norma informarsi prima circa i requisiti necessari per poter accedere al beneficio. Tuttavia, sorge anche un’altra questione posta dall’assenza del lavoro.

Una domanda più che altro: è possibile riuscire a farsi accreditare i contributi figurativi nel momento in cui si versa in stato di disoccupazione? Va detto subito che non si tratta di una procedura semplice né immediata, poiché ogni dichiarazione andrà supportata da specifica documentazione. Nonostante questo, coloro che si trovano in questa condizione hanno diritto a dei contributi aggiuntivi oltre a quello normalmente riconosciuto per sopperire alla mancanza di lavoro.

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Contributi figurativi: di cosa si tratta

Quando si parla di contributi figurativi, si intendono contributi che corrispondono a un periodo lavorativo nel quale il dipendente non ha svolto prestazioni di servizio. In sostanza, i contributi figurativi maturano nel momento in cui il lavoratore non svolge le mansioni solitamente eseguite sul posto di lavoro, non risultando quindi tenuto al versamento dei contributi. L’importanza di questa particolare branca contributiva risiede nel contributo alla garanzia della pensione, oltre che alla copertura assicurativa. Solitamente, l’Inps procede all’accredito d’ufficio. In altri casi, però, il lavoratore può procedere inoltrando richiesta apposita.

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Contributi figurativi: quando fare richiesta

Fra i casi in cui è possibile inoltrare richiesta dei contributi figurativi, rientra proprio lo stato di disoccupazione. Tuttavia, è possibile fare domanda anche per una maternità, nel caso di malattia e per una cassa integrazione. Via libera anche per i lavoratori che versano in stato di invalidità, per coloro che svolgono servizio di leva. In sostanza, in tutte le circostanze in cui il lavoratore necessita di una copertura maggiore. Al momento, considerando le condizioni di difficoltà generali, molti lavoratori si trovano nella situazione di dover richiedere i contributi figurativi. In caso, il lavoratore potrebbe beneficiare di una continuità relativa alla maturazione dei requisiti per la pensione. Tuttavia, una consulenza sarebbe sempre buona cosa.

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