Il fisco spaventa gli italiani: tutti i rischi per le nostre tasche

Il momento è particolare e il Fisco potrebbe presto rimettere le mani in tasca agli italiani per recuperare terreno.

Prelievo forzoso
Prelievo forzoso (Adobe)

L’aria che tira nelle ultime settimane, potrebbe lasciar presagire, per gli italiani, qualcosa di non proprio piacevole. La crisi in alcuni settori sembra evidente, e nonostante la percezione che tutto vada bene, in realtà nei conti il nostro paese non è che vada alla grandissima. Nei mesi passati si è fatto spesso riferimento ad una patrimoniale per colpire i redditi più alti cosi come di tassa di successione, un modo per far pagare di più chi lascia in eredità patrimoni vasti ai propri eredi. Chiaramente a certe affermazioni sono seguire le solite proteste o comunque critiche dell’altra parte politica.

Riguardo la possibilità di intervenire in qualche modo sulle tasche degli italiani, anche la sottosegretaria all’Economia, Maria Cecilia Guerra, si è espressa in maniera abbastanza chiara rispetto ad una eventuale, e più che possibile intervento dello Stato: “Il principio dei cinque anni dipenderà da come questa formula verrà tradotta dal Parlamento. Io sono favorevole. Il problema è capire cosa si può e si deve fare in questi cinque anni per riscuotere. Vale a dire se l’agente della riscossione ha tutti gli strumenti adeguati per attivare azioni che rendano effettiva la riscossione. Se ci fosse questa garanzia andrebbero bene anche meno di 5 anni”.

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Il Fisco spaventa gli italiani: il piano dei cinque anni e delle cartelle azzerate

Fisco

Lo stesso Governo starebbe valutando la possibilità di affidarsi ad un intervento che prevede il decadimento automatico di determinati debiti con il Fisco dopo cinque anni. Questa azione, chiaramente offrirebbe la possibilità di snellire l’intero iter burocratico e di conseguenza il relativo lavoro dello stesso Stato. L’esecutivo, insomma lavora anche per sistemare alcune spigolose faccende che riguardano bene o male quasi tutti i cittadini italiani.

Secondo la stessa Maria Cecilia Guerra, però l’azione dello Stato potrebbe anche cambiare nel corso degli anni nel campo delle riscossione. Si potrebbe in qualche modo offrire al Fisco più poteri e di conseguenza subire le conseguenze di questa azione. “La riscossione è un elemento necessario – dichiara ancora la Guerra –  noi abbiamo un sistema in cui ci sono lavoratori dipendenti che subiscono un prelievo alla fonte. Altri sono sottoposti ad un sistema di adeguamento spontaneo che non sempre viene rispettato. Bisogna rafforzare i meccanismi di recupero perché quando un debitore non paga il creditore deve avere la possibilità di verificare in tempi brevi, prima che le risorse scompaiano, se c’è la possibilità di riscuotere”.

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Il Governo, insomma sembra voler fare sul serio su alcuni punti che stanno molto a cuore agli italiani. In questa fase di forti complicazioni per tutti i cittadini alcuni interventi da parte dello Stato potrebbero addirittura peggiorare le cose secondo alcuni. Niente è ancora sancito Il Governo valuta, valuta attentamente prima di prendere qualsiasi tipo di decisione.

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