L’Italia delle zone bianche: come si scioglie il nodo discoteche

Quello delle discoteche resta l’unico settore che non conosce la data della ripartenza. L’ipotesi è ripartire da luglio con il Green pass.

Coprifuoco discoteca
Foto © AdobeStock

Quattro ulteriori regioni in zona bianca da ieri (Veneto, Liguria, Umbria e Abruzzo), con tutto ciò che questo stato di cose comporta. In primis, una mobilità quasi del tutto conforme a quella che chiameremmo normalità. L’obiettivo è standardizzare tutto il Paese entro il prossimo 21 giugno quando, verosimilmente, l’Italia intera dovrebbe risultare in zona bianca. Tuttavia, normalità significa anche un’equiparazione nelle riaperture. Se qualcuno, come i ristoratori, potrà contare su un allungamento dell’orario (grazie al coprifuoco a mezzanotte) e su meno limitazioni ai tavoli, c’è ancora chi resta in attesa di indicazioni per la ripartenza.

Il nodo più intricato da sciogliere resta quello delle discoteche. Una questione da risolvere in fretta, considerando che la stagione estiva è agli inizi e i gestori rischiano di perdere ulteriore terreno sul fronte degli introiti, dopo un anno passato fra mille difficoltà. Al momento, nonostante le istanze, si ragiona per ipotesi. Il governo non vuole correre rischi in questo senso, anche se fra le rivendicazioni dei gestori delle discoteche c’è quella della riapertura in sicurezza.

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L’Italia delle zone bianche:

A ora, l’ipotesi regina è quella della riapertura a luglio, così da andare ulteriormente avanti con la campagna vaccinale ed evitare di perdere la stagione. Di sicuro, al momento, c’è solo il fatto che le prime a chiudere, ovvero le discoteche, saranno anche le ultime a riaprire. Il timore è quello di provocare assembramenti che non mettano le misure di sicurezza come priorità, creando i presupposti per dei contagi a catena. Il punto di rottura potrebbe essere la data del 21 giugno, ovvero quando l’Italia metterà definitivamente in soffitta la misura del coprifuoco. Visto che non ci saranno più limitazioni alla permanenza in strada, i presupposti per assembramenti potrebbero concretizzarsi anche in altri luoghi, come le piazze.

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Ecco perché sommando i fattori (allentamenti dovuti alle zone bianche e progressione dei vaccini) la riapertura delle discoteche a luglio non è un’ipotesi campata in aria. Anche il Ministero della Salute non sembra troppo contrario, col sottosegretario Andrea Costa a parlare, ad AdnKronos, di riaperture graduali e tramite green pass. Il tavolo di Roma, proprio al Ministero della Salute, potrebbe sciogliere definitivamente il nodo sull’unica attività che, a oggi, non conosce la data della ripartenza.

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