L’offerta a prezzo fisso: il paradosso di sacra romana chiesa

Il malcostume che regola la tradizione. Sempre più casi di velate imposizioni da parte di chi gestisce certi luoghi.

Battesimo
Battesimo (Adobe)

E’ fare comune, quando si ha a che fare con le istituzioni religiose, che si tratti di battesimi, comunioni, cresime, matrimoni e soprattutto funerali, lasciare un’offerta per quelle che sono le spese che una parrocchia deve in ogni caso sostenere per gestire determinate la messa in atto di certe cerimonie, o in ogni caso per far fronte alle comuni spese di gestione. La richiesta arriva, nella maggior parte dei casi dagli stessi sacerdoti, che però non sempre si limitano a lasciare carta bianca a chi dovrebbe metter mano al portafogli, anzi.

Una mail arrivata in redazione, scritta da una lettrice ci racconta nei dettagli quanto sia comune richiedere una cifra precisa da parte dei sacerdoti al posto della comune e spontanea offerta. Livia Fassino vive nella provincia di Viterbo, e purtroppo nei mesi scorsi ha dovuto provvedere al funerale del suo caro padre, venuto a mancare in seguito ad una lunga malattia. La donna, non una perfetta cattolica praticante, ha voluto in ogni modo rispettare il volere del genitore assicurandogli una funzione in chiesa. Poco dentro determinate dinamiche, la signora Livia si è affidata completamente alle onoranze funebri della sua zona, gestite, tra l’altro da un suo caro amico.

LEGGI ANCHE >>> Tari, che mazzata alla Chiesa: un milione di euro da pagare

L’offerta a prezzo fisso: nessuna spontanea attenzione, solo tariffe prestabilite

Soldi dello stipendio non ricevuti: che può fare il lavoratore?
Soldi dello stipendio (Fonte foto: web)

Le onoranze funebri della sua zona, prendono dunque accordi con la chiesa scelta per la messa funebre. La donna informata passo passo riguardo l’evoluzione della cosa resta stupita dalla richiesta esplicita del sacerdote della parrocchia prescelta fatta alla persona delle onoranze funebri di una “offerta” pari a 50 euro una volta terminata la funzione religiosa. La donna suo malgrado accetta, per non creare inutili tensioni proprio in quel triste momento, ma non comprende il perchè di quella imposizione.

Il giorno dopo il funerale, Livia Fassino, si reca dal suo amico delle onoranze funebri per saldare il conto del funerale tenutosi il giorno precedente. La domanda della donna a quel punto è del tutto naturale: “Ma che storia è questa della finta offerta, questi mi hanno chiesto 50 euro, cosi, quasi pretendendo che io accettassi”. Il responsabile della ditta di pompe funebri allora spiega alla donna come in realtà si svolgono determinate cerimonie, cosa c’è dietro, soprattutto.

La richiesta esplicita

L’uomo, che con la sua attività funge anche da fioraio e quindi da addobbatore floreale per ogni tipo di cerimonia, spiega che è prassi comune per i sacerdoti richiedere una cifra precisa. Ovviamente, tutto ciò avviene, tralasciando la teoria dell’offerta spontanea. Anzi, aggiunge l’uomo, ogni volta che tocca organizzare un funerale, la prima cosa che il sacerdote o il suo sagrestano ricordano, è proprio l’offerta, per cosi dire, da 50 euro.

La cosa non riguarda soltanto i funerali, continua l’uomo, ma anche battesimi, comunioni, cresime e chiaramente matrimoni. Non esiste il concetto di offerta spontanea, ci sono anzi tariffe che variano da funzione a funzione, offerte che spesso partono da.. e non ammettono errori, per cosi dire.

LEGGI ANCHE >>> Sacrestano diventa milionario: la chiesa scopre perché e lo condanna

La donna torna a casa, assolutamente sconvolta dalle parole del suo amico delle onoranze funebri. Pensa a ciò che dovrebbe governare quel tipo di istituzione ed a quello che invece ne caratterizza la realtà. Quasi stordita da tanta arroganza, scrive una mail alla locale curia, chiedendo in merito spiegazioni, minacciando di denunciare il tutto a più organi di informazione. Non arriva nessuna risposta. La donna continua ad inviare la stessa mail per giorni, senza mai essere presa in considerazione. Il resto, è tutto richiuso in queste poche righe, con la speranza a breve, di poter riportare un’alta storia, quella della curia che fornisce delle valide spiegazioni a certi atteggiamenti. Sperare, solo questo, costa nulla.

Impostazioni privacy