Superbonus 110%, 5 importanti cambiamenti in vista: il piano del governo

Importanti cambiamenti in vista per il Superbonus 110%. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quali sono le novità che potrebbero essere a breve introdotte dal governo.

Superbonus
Superbonus (Adobe)

Casa dolce casa. Porto sicuro dove potersi rifugiare e staccare finalmente la spina dai vari impegni quotidiani, la propria abitazione rappresenta da sempre il punto di riferimento di ognuno di noi. Per questo motivo, d’altronde, si cerca di renderla il più accogliente possibile, in modo tale da riuscire a rispecchiare il proprio modo di essere. Molte volte, però, non si hanno a disposizione i soldi necessari per riuscire a svolgere determinati tipi di lavori, decidendo così di rimandare. In tal ambito, pertanto, interesserà sapere che è possibile usufruire del Superbonus 110%. Quest’ultimo, ricordiamo, è stato introdotto dal precedente esecutivo con lo scopo di incentivare gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione degli edifici.

Come è facilmente intuibile dal nome, permette di elevare al 110% l’aliquota di detrazione delle spese effettuate a partire dal 1° luglio 2020, per lo svolgimento di determinati tipi di lavori, come ad esempio l’installazione di impianti fotovoltaici. Una misura particolarmente importante, per cui è necessario essere in possesso di determinati requisiti. In caso contrario, infatti, in seguito ad opportuni controlli, il beneficiario potrebbe dover  provvedere a restituire all’Erario quanto percepito. Se tutto questo non bastasse, a breve si potrebbe fare i conti con delle importanti novità. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

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Superbonus 110%, 5 importanti cambiamenti in vista: tutto quello che c’è da sapere

Fonte: Pixabay

Tante sono le novità inerenti il Superbonus 110%, inserite nella bozza del Decreto Legge che prevede disposizioni urgenti sulla transizione ecologica. In particolare sono in arrivo 5 importanti cambiamenti, con nuove aperture verso condoni e qualsiasi tipo di riscaldamento, anche non fisso. Entrando nei dettagli:

  • Possibilità di usufruire della detrazione anche in presenza di domande di condono ancora inesitate. In questo caso, però, bisogna produrre un’asseverazione giurata, in grado di attestare la presenza dei requisiti necessari per l’ottenimento di un esito positivo da parte delle amministrazioni comunali. Nel caso in cui la domanda di condono non venga accolta, infatti, si rischia di perdere le eventuali agevolazioni.
  • Riconoscimento del Superbonus 110% per qualsiasi tipo di impianto termico, anche non fisso, a patto che presenti la funzione di climatizzazione invernale degli ambienti.
  • Possibile proroga del Superbonus 110% fino al 2023.
  • Riconoscimento di questa misura anche agli immobili strumentali classificati con D/2, con destinazione di pensioni e alberghi ma anche breakfast e similari.
  • Ulteriori semplificazioni per verificare lo stato di legittimità, requisito indispensabile per l’ammissione agli interventi di efficientamento energetico.

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A questo punto abbiamo visto quali potrebbero essere i possibili cambiamenti riguardanti il Superbonus 110%. Non resta quindi che attendere e vedere quali saranno le prossime mosse del governo in tal senso.

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