Superbonus e casa coniugale, occhio ai requisiti: tutto quello che c’è da sapere

Molti i dubbi riguardanti i requisiti richiesti per accedere al Superbonus, come ad esempio a chi deve essere intestato l’immobile per accedere a tale misura. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

Superbonus 110% edilizia
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La casa rappresenta da sempre il luogo sicuro in cui potersi rifugiare e staccare finalmente la spina dai vari impegni della vita quotidiana. Non a caso si cerca sempre di renderla il più possibile accogliente e vicino ai propri gusti. Allo stesso tempo, visto le tempistiche spesso lunghe e i costi da sostenere, si finisce spesso per rimandare alcuni lavori. Proprio in questo ambito si rivela essere un valido aiuto il superbonus 110%. Quest’ultimo, infatti, ha proprio lo scopo di incentivare gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione degli edifici.

In particolare viene elevata al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020, per lo svolgimento di interventi specifici. Non è un caso, quindi, che tale agevolazione abbia attirato in poco tempo l’interesse di un gran numero di persone, che hanno diritto a tale bonus solamente sé in possesso di determinati requisiti. Proprio in questo ambito sorgono vari dubbi, come ad esempio a chi deve essere intestato l’immobile. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

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Superbonus e casa coniugale, occhio ai requisiti: a chi deve essere intestato l’immobile

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Fonte: Pixabay

Come già detto, per accedere al superbonus 110% è necessario essere in possesso di determinati requisiti. A tal proposito interesserà sapere che oltre al proprietario, anche il coniuge di quest’ultimo può chiedere l’accesso a tale agevolazione, a patto che i due convivano effettivamente nell’immobile in questione e che le spese siano inerenti tale abitazione.

Ma non solo, grazie alla circolare 24/E dell’Agenzia delle Entrate, è stato chiarito che possono accedere al superbonus i familiari del possessore o del detentore dell’immobile. In particolare hanno diritto a tale misura i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo. In ogni caso si rivela essere un requisito necessario quello che il soggetto richiedente sostenga in prima persone le spese per i lavori.

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