2 giugno, Festa della Repubblica: supermercati e centri commerciali aperti o chiusi?

Un interrogativo atavico, da ben prima della pandemia: è giusto lavorare il 2 giugno? Se si tratta di grandi punti vendita la questione quasi non si pone.

2 giugno lavoro
Foto © GettyImages

In altri tempi non c’avremmo nemmeno pensato. Il 2 giugno, Festa della Repubblica italiana, ci saremmo goduti un meritato giorno di riposo. Oggi i tempi sono cambiati, anche se “ieri” indica un tempo tutt’altro che lontano. Si lavora e si utilizza il giorno di vacanza per andare in posti dove si… lavora. Strano a dirsi ma la globalizzazione, l’aumento del ritmo (e del costo) della vita hanno moltiplicato la necessità di guadagno. Per questo, anche nel caso delle cosiddette “feste comandate”, viene fuori l’interrogativo principe: oggi si lavora? Nel mirino finiscono soprattutto un paio di cose: supermercati e centri commerciali.

Di questi ultimi se n’era parlato a lungo prima della pandemia. Il riferimento era più che altro alla domenica, ma vale anche per le feste: è giusto che i lavoratori delle cattedrali del consumo restino operativi quando tutti gli altri usufruiscono di un giorno di ferie? Una domanda che è in realtà la traccia di un tema, che varia a seconda delle versioni, delle posizioni e dei modi di leggere la questione. Forse un solo comune denominatore a mettere insieme il tutto: rispetto alla domenica tradizionalmente libera di qualche decennio fa, le cose sono cambiate. Specie dopo una pandemia che ha fatto traballare ulteriormente le già fragili fondamenta del lavoro in Italia.

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Chiusi o aperti? L’annosa questione del 2 giugno per i grandi mall

Sommando tutti gli elementi (necessità di lavorare, riaperture da pochissimi giorni e un Paese da rimettere in moto attraverso i consumi), il 2 giugno si presenta grossomodo come tutti gli altri giorni. In pratica, per chi vorrà, si potrà fare la spesa, piuttosto che girare per i negozi al fresco del centro commerciale. Il tutto resta a discrezione del singolo esercente o della direzione del mall: ad esempio, i supermercati della catena Esselunga resteranno aperti dalle 9 alle 20. Stessa cosa anche per Conad, che si riserva la chiusura alle 20 o alle 21 a discrezione dello specifico punto vendita. Panorama, invece, sceglie l’effetto sorpresa: non tutti i punti vendita garantiscono l’apertura. Sul sito ufficiale, comunque, si può controllare.

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Nemmeno a dirlo, i centri commerciali resteranno aperti. I grandi punti vendita, infatti, cavalcheranno l’onda delle riaperture, anche perché dal 22 maggio queste valgono anche per i giorni festivi e prefestivi. Dunque, la logica adottata è quella della messa a paro: meglio alzare il ritmo piuttosto che fermarsi ancora. Del resto, non saranno poche le persone che sceglieranno di passeggiare fra le vetrine piuttosto che sotto il sole dei primi di giugno. Come sempre del resto. Ogni città ha i suoi mall, ma Roma e Milano saranno abbastanza indicative: nel primo caso, aperti sia Roma Est (10-21) che il Maximo (9.15-21), solo per dirne due. Nel secondo, tutto aperto secondo orari. Con buona pace delle tradizioni.

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