Sostegni bis, tutti i “premiati” del nuovo decreto (anche senza Isee)

Il vero conto del Covid-19 probabilmente non è ancora arrivato in termini economici. Il Sostegni bis interviene dove la pandemia ha colpito di più.

Sostegni bis spettacolo
Foto di StockSnap da Pixabay

Porterà con sé novità importanti il Decreto Sostegni bis, approvato per portare risorse nelle tasche degli italiani in un momento in cui ce n’è assoluto bisogno. Lo aveva detto il premier Mario Draghi, presentandolo. E sembra ribadirlo anche il testo del Dl, che mette sul piatto un piano importante di aiuti per le categorie più vessate dalla pandemia, anche senza presentare il modello Isee. La lista è lunga: autonomi, con o senza Partite Iva, lavoratori agricoli, dello sport e anche dello spettacolo. Per non parlare del turismo. Tutti settori-motori, per contrappasso quelli messi più duramente alla prova durante il periodo pandemico.

La movimentazione è di quelle importanti: 40 miliardi di scostamento di bilancio, con ok arrivato in Parlamento il 22 aprile scorso e con accostamento a quello che sarà il piano di ripartenza effettivo. Anche perché, una volta passata la tranche degli aiuti, ci sarà da fare i conti con il prezzo definitivo del coronavirus e di tutte le sue implicazioni. E per quel momento è meglio arrivare preparati, visto che potrebbe essere ben più salato di quello affrontato finora.

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Sostegni bis, tutti i “premiati” del nuovo decreto: agricoli, pesca e spettacolo

In questo quadro, le risorse per far fronte all’emergenza diventano fondamentali. Si tratti di bonus o di incentivi di altro tipo, il fatto che sia possibile accedervi senza dover per forza presentare il modello Isee è certamente un vantaggio. Fra questi, il bonus da 800 euro previsto per i lavoratori agricoli, citati nell’articolo 68 e non titolari di contratto indeterminato o pensioni, con almeno 50 giornate di lavoro maturate nel 2020. Stessa cosa per la pesca: bonus, stavolta di 950 euro, rispettando le medesime condizioni. Una mossa importante per un settore che più di altri ha risentito del lockdown, che ha limitato da un lato la cura dei prodotti, dall’altra l’approvvigionamento.

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Diverso ma non meno importante il discorso per i lavoratori stagionali di due settori chiave come turismo e spettacolo. In questo caso interviene l’articolo 42 del decreto, che riconosce ai beneficiari di queste categorie un bonus da 1.600 euro, erogabile in un’unica soluzione. Non cambia molto rispetto al Dl del 22 marzo scorso, che all’articolo 10 aveva regolato l’afflusso del contributo. Col Sostegni bis, i requisiti di accesso resteranno praticamente gli stessi, ovvero involontaria cessazione del rapporto di lavoro fra l’1 gennaio 2019 e l’entrata in vigore del Sostegni bis. Restano anche le altre prerogative: almeno 30 giorni di lavoro nello stesso periodo e non essere soggetti a contratto subordinato, pensione o indennità di disoccupazione. Per il resto via libera.

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