Serie A, l’accoppiata TIM e Dazn non convince: “Torneremo alla radiolina…”

La questione Dazn e Tim sembra dividere gli utenti, soprattutto sul piano della fibra. E sul web ci si scatena: “Chi ha un adsl normale rischia problemi”.

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Un’intesa che, sulla carta, dovrebbe portare a qualcosa di proficuo. Tim e Dazn fanno pendant ma, almeno per il momento, non esistono dettagli circa un accordo che si preannuncia rivoluzionario nell’ambito dell’offerta televisiva. Un risultato l’hanno già raggiunto, soprattutto Dazn. Destituire Sky da un ventennio di primato assoluto sul calcio nostrano (e non solo), ribaltando le gerarchie e imponendo un nome nuovo per la leadership dell’offerta tv. In giornata l’ad di Tim, Luigi Gubitosi, ha fatto sapere che un accordo simile a quello con Dazn è stato stipulato con la Disney: “Siamo la telco che può distribuire a livello di distributrice unica gli abbonamenti. Se però uno vuole acquistare fibra da noi e abbonamento da Dazn si può fare”.

Sicuramente l’offerta di Dazn è di quelle importanti. Abbastanza da spodestare Sky dal trono ed era tutt’altro che scontato. La piattaforma streaming consentirà di utilizzarne di numerose per fruire dei propri servizi (da Linux e Max fino a Windows e Google Chromecast, oltre alle Smart Tv). Apparentemente, vista anche l’ingente copertura, l’offerta sembra vantaggiosa. L’accordo con Tim, inoltre, consentirebbe di usufruire di una importante partnership tecnologica, utile al potenziamento della piattaforma in Italia. Il tutto, attivo da luglio 2021. Inoltre, i contenuti Dazn finiranno su Tim Vision per i prossimi tre anni.

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Serie A, l’accoppiata TIM e Dazn non convince: cosa ne pensano gli utenti

A ogni modo, il nuovo monopolio non sembra aver convinto gli utenti. Il problema principale risiederebbe nel meccanismo troppo complesso per seguire la propria squadra. Ma anche la questione fibra tiene svegli i potenziali clienti: “Chi può usufruire della fibra forse se la cava, per gli altri dove non passa e si usufruisce di una adsl normale saranno problemi“. Un nodo che, in realtà, era emerso già alla prima uscita di Dazn, andato off limits per diverso tempo provocando le prime lamentele. Il tutto aspettando l’ufficialità sul costo dell’abbonamento, con qualcuno che suggerisce di “tornare alla radiolina”.

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Nel frattempo, Dazn perfezione l’offerta. L’app potrà essere scaricata direttamente sul Tv, qualora questo sia compatibile. E per farlo sarà necessaria una tecnologia Android Tv. Da ricordare che la piattaforma streaming, al momento, viaggia a vele spiegate su modelli come Samsung Tizen TV, HiSense Smart TV e Panasonic Smart TV. In una fase di rinnovamento di digitale terrestre vale la pena di ragionarci.

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