Rdc, bonus ed altro: i pagamenti Inps del mese di maggio

Quando partono i pagamenti Inps di questo mese? Per alcuni sono già avviati, ma altri dovranno attendere un po’

Reddito di emergenza: ecco quando arriverà l'assegno Inps
Inps (Fonte foto: web)

Date da conoscere e segnare, per chi attende i pagamenti Inps di vario genere. Stato di emergenza prorogato al 31 luglio, quindi ancora erogazioni anticipate di alcuni giorni, per le pensioni. Si potranno quindi evitare le file e gli assembramenti, grazie al solito meccanismo con cui si va a ritirare la pensione in base alla prima lettere del cognome.

Ma si sbloccano anche altri pagamenti: l’Inps stessa ha comunicato che sono pronti quelli per il Reddito di Emergenza, ma andiamo a leggere tutte le novità per quanto riguarda Naspi, Bonus Bebè ed ancora tante erogazioni che attendono i cittadini.

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Tutti i pagamenti Inps data per data

Capitolo Naspi: i pagamenti sono partiti già il 10 di questo mese e stanno continuando, per quanto riguarda quella d’aprile. Nessuna paura quindi, se ancora non è arrivata la vostra rata perché l’Inps sta ancora completando i pagamenti. Diversi invece i tempi di attesa per il Trattamento integrativo. Il bonus da 100 euro usato come taglio del cuneo fiscale di 1.200 euro, vede i suoi pagamenti partire oggi, 19 maggio.

Voliamo poi al Reddito di Cittadinanza, per questo mese fatto partire con un giorno d’anticipo, perché quello predestinato (il 15) cadeva di sabato. Quindi, dal 14 maggio i pagamenti sono partiti, mentre la ricarica ordinaria per i percettori è sengalata dall’Inps con data di riferimento, 27 maggio, data in cui partirà anche l’incentivo una tantum da 2.400 euro.

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Ed infine abbiamo il Bonus bebé. Per chi fosse interessato ad ottenerlo, ecco i requisiti. Il bonus per ogni figlio che sia esso nato dai coniugi, adottato o in affido, viene erogato mensilmente, e per il mese in corso, ha iniziato il suo giro il giorno 17. Da ricordare anche che per ogni figlio nato dopo il primo, la famiglia ha diritto ad un incremento del 20% dell’iniziale importo e che per questo incentivo, non è necessario presentare l’Isee, ma talvolta conviene. Infatti per le famiglie con Isee basso, c’è un importo minimo da corrispondere.

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