Pensione anticipata, occhio alla batosta: ecco quanto si perde sull’assegno

Uscire anticipatamente dal mondo del lavoro nel 2021 è possibile, ma attenti all’importo dell’assegno. Ecco quanto si perde.

Pensione questionario
Foto: Web

Il lavoro si presenta come una parte importante della nostra vita. Proprio grazie all’attività lavorativa, infatti, è possibile attingere alla fonte di reddito necessaria per riuscire a soddisfare le varie esigenze quotidiane. Allo stesso tempo non si può negare che i vari impegni e scadenze da rispettare si rivelano essere molto spesso anche fonte di preoccupazione. Non stupisce, quindi, che siano in molti a non vedere l’ora di maturare i requisiti necessari per poter andare finalmente in pensione.

Sono tanti, quindi, ad essere in attesa di scoprire quali saranno le prossime mosse dell’esecutivo a guida Draghi, grazie alla riforma delle pensioni che dovrebbe essere attuata nel corso dei prossimi mesi. Allo stesso tempo ricordiamo che è possibile accedere a tale trattamento con ben 5 anni di anticipo. Una possibilità, quella di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro, che finisce inevitabilmente per attirare una grande attenzione. Dall’altro canto, però, bisogna prestare attenzione alla possibile batosta, derivante dalla riduzione dell’importo dell’assegno. Ecco cosa c’è da sapere in merito.

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Pensione anticipata, ecco quanto si perde sull’assegno: tutto quello che c’è da sapere

<> on June 21, 2011 in Berlin, Germany.

Grazie alla circolare n. 48 del 24 marzo 2021, l’Inps ha fornito maggiori informazioni in merito al contratto di espansione e all’erogazione dell’indennità di accompagnamento alla pensione rivolta a quei soggetti che decidono di risolvere consensualmente il loro rapporto di lavoro. Il contratto di espansione, ricordiamo, offre la possibilità di uscire dal lavoro con 5 anni di anticipo, con il lavoratore che ha in questo caso il diritto di percepire una pensione pari a quella maturata al momento dell’uscita.

Grazie alla Legge di Bilancio 2021, ricordiamo, è stata prevista un’estensione del contratto di espansione anche alle imprese con almeno 250 dipendenti. Una misura indubbiamente importante, che permette appunto di uscire anticipatamente dal lavoro. Allo stesso tempo è bene prestare attenzione all’importo dell’assegno, che risulta ridotto. Con l’uscita anticipata, infatti, il lavoratore perde in media l’8,5% della pensione piena e il 21% sull’ultima busta paga.

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Stando a quanto si evince dalle simulazioni che Il Sole 24 Ore ha chiesto allo studio De Fusco & Partners sull’impatto del contratto di espansione, infatti, in caso di contratto d’espansione con un anno d’anticipo dalla pensione, l’importo si riduce in media del 16% per le fasce di retribuzione tra i 30 e i 50 mila euro. Ma non solo, per ogni anno in più di anticipo, l’assegno mensile si riduce di 50 euro, fino ad arrivare ad una penalizzazione pari al -27%.

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