Fisco, controlli serrati contro i furbetti: ecco chi finisce nel mirino

Brutte notizie per molti contribuenti che dovranno fare i conti con i controlli serrati da parte del Fisco. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo chi finisce nel mirino.

Pace fiscale
Foto: Web

Gli ultimi mesi sono stati segnati dall’impatto del Coronavirus che continua ad avere delle ripercussioni negative sulla vita di tutti noi sia dal punto di vista sociale che economico. Al fine di limitarne la diffusione, infatti, il governo ha deciso di optare per una serie di misure restrittive, tra cui il coprifuoco e la chiusura di molte attività. Una situazione che costringe molte famiglie a dover fare i conti con delle minori entrate, a causa del calo del fatturato. Riuscire a far fronte alle varie spese, purtroppo, risulta di conseguenza sempre più difficile.

Per questo motivo si rivela fondamentale l’intervento del governo attraverso misure ad hoc, come ad esempio l’erogazioni di contributi, così come approvato con il Decreto Sostegni. Vari, infatti, sono i sussidi erogati nel corso dei mesi, con alcuni contribuenti che avrebbero dichiarato il falso, pur di poter beneficiare di tali agevolazioni. Casi che finiscono inevitabilmente per incidere negativamente sulla gestione dei fondi a disposizione, con il Fisco pronto a dare il via ad una vera e propria caccia ai furbetti dei ristori. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo chi finisce nel mirino.

LEGGI ANCHE >>> Partita Iva, dal codice ATECO al regime fiscale: tutto quello che c’è da sapere

Fisco, controlli serrati contro i furbetti: tutto quello che c’è da sapere

conto corrente
Controlli sul Fisco (Fonte foto: web)

Il governo continua a lavorare al fine di introdurre nuove forme di aiuto economico a sostegno delle persone maggiormente colpite dalla crisi causata dall’impatto del Covid sull’economia. Allo stesso tempo il Fisco è pronto a dare il via ad una vera e propria caccia ai furbetti dei ristori, ovvero coloro che avrebbero dichiarato il falso, pur di accedere alle indennità proposte dallo Stato.

Grazie all’utilizzo dei nuovi strumenti digitali, quindi, l’Agenzia delle Entrate è pronta ad effettuare delle verifiche approfondite. A tal fine ci si avvale di strumenti particolarmente utili, come ad esempio:

  • Canale Civis. Dedicato ai contribuenti abilitati ai servizi telematici Entratel e Fisconline, offre la possibilità di gestire le comunicazioni di irregolarità inerenti agli anni di imposta dal 2006 in poi. Entrando nei dettagli si presenta come un servizio grazie al quale poter gestire e rettificare le comunicazioni di irregolarità “da remoto”, senza doversi recare presso una sede fisica dell’Agenzia delle Entrate.
  • Attività di tutoraggio, volta ad evitare l’elusione internazionale. Grazie a tale servizio il Fisco monitora i comportamenti delle grandi imprese, utilizzando approcci differenziati a seconda delle diverse tipologie di soggetti.
  • Scambi automatici. Oltre agli strumenti appena citati, il Fisco può contare sul flusso di informazioni provenienti da Paesi Ue o Ocse. Tra queste le informazioni derivanti dall’applicazione del Common reporting standard (Crs) e dalle direttive collegate al progetto Beps. Lo scopo è quello di contrastare l’evasione fiscale internazionale.

LEGGI ANCHE >>> Conto corrente, stangata in arrivo: torna lo spettro della patrimoniale al 10%

Come è facile notare, sono varie le attività di controllo effettuate dal Fisco, pronto a dare il via ad una vera e propria caccia ai cosiddetti furbetti dei ristori. In questo modo, d’altronde, s’intende contrastare l’evasione fiscale, destinando le risorse a chi effettivamente si ritrova a vivere un momento di crisi.

Impostazioni privacy