L’Europa ha annunciato lo stop ad AstraZeneca: cosa succede ora

L’Unione europea non rinnova il contratto con AstraZeneca e punta su Pfizer-BioNTech: in arrivo 1,8 miliardi di nuove dosi.

Vaccino AstraZeneca
Foto © Pixabay

Niente più vaccini AstraZeneca in Europa a partire da luglio. Lo ha deciso la Commissione europea, che ha annunciato lo stop alle forniture del siero anglo-svedese dalla scadenza del contratto in essere, valido appunto fino alla fine del mese di giugno. Una mossa che capitalizza una settimana complicata fra Bruxelles e AstraZeneca, caratterizzata da diverse tensioni su una presunta inadempienza contrattuale. Ufficialmente, non si tratta comunque di motivazioni legate alle prestazioni del vaccino anti-Covid, come precisato dal commissario al Commercio interno, Thierry Breton.

L’intento dell’Europa sarebbe piuttosto quello di puntare forte sul vaccino Pfizer-BioNTech, del quale si attendono a breve altre 1,8 miliardi di dosi, pronte a essere inserite nel circuito vaccinale continentale. L’annuncio delle nuove disposizioni del Pfizer è stato dato dalla stessa presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che rende nota anche la stipula di un nuovo contratto con la casa farmaceutica americana-tedesca. Ad AstraZeneca resta comunque il dichiarato apprezzamento dell’Ue, che lo definisce un vaccino “molto buono e interessante”.

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L’Europa ha annunciato lo stop ad AstraZeneca: la strada di Bruxelles porta a Pfizer

Sicuramente un passo deciso quello dell’Europa che, dopo il dibattito acceso sugli effetti del vaccino AstraZeneca sulla salute di chi lo aveva ricevuto, assesta un duro colpo alla casa anglo-svedese. Le dichiarazioni del capo-commissione Breton, infatti, pur non chiudendo definitivamente a un rifornimento futuro, sembrano mettere la parola fine per un bel pezzo all’immissione del siero AstraZeneca in territorio europeo. La battaglia contro il Covid verrà portata avanti con il vaccino Pfizer e, con i quasi due miliardi di flaconi attesi, la campagna vaccinale potrebbe subire un’ulteriore implementazione. Accelerando sensibilmente il processo di uscita dalla pandemia.

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“L’Europa rimarrà aperta. Continueremo a esportare vaccini, perché proprio i vaccini rappresentano la via d’uscita definitiva da questa pandemia”. Così fanno sapere da Bruxelles, anche se la strada sembra ormai tracciata per la maggior parte. Anzi, in merito a Pfizer si parla chiaramente di “sodalizio” e di “percorso”, come a significare che il tempo di affidarsi a piene mani ai vaccini di altre case farmaceutiche sia finito. L’obiettivo dell’Europa è arrivare a coprire il 70% della popolazione entro la fine di giugno. A questo, sicuramente, contribuirà anche AstraZeneca. Poi si vedrà.

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