Ristoranti e bar piangono dopo il nuovo decreto: tutti a casa dopo Carosello

Il nuovo decreto covid emanato dal Premier Draghi ha sancito la conferma del coprifuoco alle 22. Come farà la gente ad andare a cena al ristorante? 

Ristoranti e bar
Foto di Peter H da Pixabay

Era nell’aria già da qualche settimana, adesso è ufficiale: il nuovo decreto emanato dal presidente del Consiglio Mario Draghi (in vigore fino al prossimo 31 luglio) ha lasciato invariato l’orario del coprifuoco. Alle 22:00 tutti a casa, a meno che non ci sia una valida e comprovata motivazione per rimanere in giro (salute o lavoro).

L’incongruenza maggiore è però che da lunedì 26 aprile 2021 nelle regioni decretate zone gialle potranno riaprire i ristoranti e bar (solo all’aperto) sia a pranzo che a cena. Ed è proprio questo il punto che ha destato polemiche e perplessità da nord a sud dello stivale.

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Coprifuoco alle 22: le incongruenze per i locali, ma a maggio potrebbero esserci novità

Come è possibile andare a cena fuori e tornare a casa entro le 22:00? Tecnicamente si potrebbe anche fare, ma si tratta di uno stravolgimento senza precedenti delle abitudini culturali del paese. In Italia, soprattutto nella parte centro-meridionale si cena piuttosto tardi ed è difficile ipotizzare un adattamento a questa nuova disposizione.

Naturalmente il prezzo maggiore lo pagheranno i gestori dei ristoranti, che oltre a poter lavorare solo in spazi all’aperto (i locali al chiuso potranno riaprire a pranzo dal 1 giugno) dovranno fare i conti anche con l’orario ristretto.

L’unico partito che ha espresso rimostranze su questa disposizione del Dpcm è stata la Lega che aveva chiesto uno slittamento quanto meno alle 23:00. Non è detto che lo scenario attuale possa subire delle modifiche in corso e che da maggio si possa pensare ad un posticipo del coprifuoco. Tutto però dipenderà dai contagi. Solo se dovessero abbassarsi in maniera considerevole si potrà procedere in tal senso.

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Il Governo in questo momento ha deciso di optare per la strada della cautela per cercare di non compromettere la stagione estiva, sia per gli addetti ai lavori sia per chi vuole godersi un periodo di vacanza dopo un inverno così intenso.

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