Mercato libero o maggior tutela, questo è il dilemma: ecco dove si risparmia

Con i venti di primavera arrivano i rincari sui costi delle utenze (sia gas che elettricità). Entro il 2023 bisognerà comunque decidere: mercato libero sì o no?

Energia risparmio mercato libero
Foto di Colin Behrens da Pixabay

Non c’è sempre correlazione fra l’aumento delle bollette e un eccesso di consumo di questa o quell’utenza. Il problema, infatti, potrebbe sorgere più a monte nel momento in cui, in bolletta, ci si trovi di fronte a un imprevisto incremento del dovuto. Un trend al rialzo riscontrato a scapito dei clienti in regime di maggior tutela i quali, secondo Arera, avranno a che fare con un +3,8% sulle spese dell’elettricità e un +3,9% del gas. In questo senso, i vantaggi finiscono tutti nelle tasche di chi, al contrario, ha compiuto il fatidico scatto al mercato libero. Prendendo in esame il periodo di gennaio 2021, si può arrivare a calcolare un 22% di risparmio, indipendentemente dalla composizione del nucleo degli utenti (inclusi i single).

Un’indagine di SOStariffe.it ha cercato di tracciare un filo rosso che unisce i vari risparmi ottenuti dal passaggio. L’obbligo di scelta ancora non sussiste (posticipato di un anno dal Decreto Milleproroghe, con scadenza 2023) ma la possibilità c’è da tempo. Passare al mercato libero significherebbe entrare in un regime differente, dove non vigerà più il controllo statale nella distribuzione delle risorse ma la libera concorrenza fra i vari gestori. Viceversa, nel regime di maggior tutela vige l’adeguamento dei prezzi dell’energia da parte dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti (Arera).

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Mercato libero o maggior tutela, questo è il dilemma: le possibilità di risparmio

L’obiettivo resta il 2023. Per allora, il governo vorrà aver ottenuto la liberalizzazione completa del mercato energetico. E questo proprio al fine di consentire una variegatura dell’offerta, con conseguente incremento delle possibilità di risparmio. Anche perché, in vista del nuovo trimestre, l’aumento dei costi delle utenze arriverà coi venti di primavera: l’Arera ha già fatto sapere che per elettricità e gas i rincari sfioreranno il 4%. Inutile dire che, in quest’ottica, avere una gamma di scelta più ampia costituisca un importante deterrente.

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E’ vero che gli aumenti riguarderanno anche il mercato libero, ma la sua stessa natura concorrenziale offrirà un paracadute contro il rincaro. La scelta del passaggio, quindi, comporta una certa convenienza, specie qualora si riesca ad accedere a offerte che manterranno i costi bloccati per un discreto periodo di tempo. Altra convenienza, le cosiddette offerte “dual fuel”, ossia lo stesso fornitore per entrambe le utenze. Il risparmio stimato è a circa il 22%. Ma la varietà dell’offerta potrebbe far fare anche meglio.

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