Cancellare i messaggi di Whatsapp potrebbe costarci una fortuna

Il messaggio di Whatsappa come prova di un prestito e quindi come pretesto, come testimonianza per l’esigibilità del credito.

Messaggio Whatsapp
Messaggio Whatsapp (Adobe)

Quante volte ci si è trovati nella condizione di dover ricevere dei soldi, che magari abbiamo prestato ad un amico, ad un parente. Quante volte succede che quei soldi non tornano indietro, nonostante promesse, nonostante ripetute richieste di stare tranquilli e quant’altro. Purtroppo, certe cose vanno in questo modo, difficilmente certi prestiti in denaro finiscono nel verso giusto, cosi come avevamo immaginato.

E quasi nella totalità dei casi, si finisce per perdere i soldi ed anche il rapporto con il debitore. Che sia amico o parente conta poco, certe dinamiche tendono a contribuire al deterioramento del rapporto stesso. Quello che manca, in certi casi, è una garanzia, che chiaramente non si immagina di dover individuare. La certificazione, in qualche modo, anche soltanto dell’avvenuto prestito. Ma e chiaro, che, cosi, alla buona, tra amici o parenti certi accorgimenti non vengono utilizzati.

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Cancellare i messaggi di Whatsapp potrebbe costarci una fortuna: la soluzione è arrivata

Nel caso in cui, purtroppo molto frequentemente, si arrivi alla situazione in cui il debitore non è in grado di restituire la somma ricevuta, o addirittura non vuole, per il creditore esiste davvero pochissimo margine di tutela. Ma ultimamente, a riguardo qualcosa sembra essere cambiato. Con la sentenza n. 8332/2020 la  Corte di Cassazione penale ha confermato che lo screenshot di una chat rappresenta una vera e propria prova e può essere acquisita dal giudice.

Questo significa che nel caso in cui, tra amici o parenti, il debitore si mostra restio alla restituzione della somma dovuta, lo si può denunciare e si avrebbe anche la possibilità di vincere la disputa in presenza di un messaggio anche di Whatsapp che testimoni l’accordo.

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Un’ottima notizia, insomma, che però, a questo punto, potrebbe far rimpiangere quanti in passato hanno cancellato determinate conversazioni proprio su Whatsapp.

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