Truffa milionaria ai danni della Regione: ora rischiano in cinque

Gravissima truffa ai danni della Regione, attraverso una vera e propria organizzazione: in cinque finiscono in manette

Truffa milionaria ai danni della Regione: ora rischiano in cinque
Buoni pasto (Fonte foto: web)

Come è ben noto, soprattutto in periodo di crisi dovuto alla pandemia, in Italia alcune Regioni si stanno adoperando molto per aiutare i propri cittadini. Abbiamo già detto dei 1000 euro devoluti da Lazio e Lombardia ad alcune categorie, e al centro della truffa milionaria, c’è proprio la Regione Lazio, come vittima.

Sono ben 3 milioni di euro, quelli che hanno portato a casa cinque truffatori, grazie alla contraffazione di buoni per l’acquisto di prodotti per celiaci. I cinque, sono ora ritenuti colpevoli della creazione di una vera e propria organizzazione allo scopo di ingannare il Servizio Sanitario.

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Truffa alla Regione con dei buoni contraffatti

L’organizzazione, si diramava in più quartieri di Roma, tra Fleming, Tuscolana, Tiburtina, Garbatella e Collantino. Una struttura di cui ora i principali fautori, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Cinque, i componenti anche di un’altra banda truffaldina, sgominata nello scorso fine settimana dalla polizia.

Massimiliano Petrillo e Sandro Saccucci: sarebbero questi i nomi dei progettatori del sistema che ha poi coinvolto altre tre persone, due uomini ed una donna, Gianluca Del Tutto, Giancarlo Priori e Susanna Casciati. Al centro dell’organizzazione ci fu l’apertura di alcune attività fittizie con scopo commerciale, atte a vendere prodotti senza glutine. Gli imprenditori venivano poi regolarmente rimborsati dall’Asl, grazie a dei buoni per l’acquisto dei suddetti prodotti, grazie a delle fatture regolarmente presentate al Servizio Sanitario.

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Naturalmente il processo non sarebbe ritenuto fraudolento, se non fosse per i buoni contraffatti o quantomeno alterati, secondo le ricostruzioni del pm, Alberto Pioletti. In più, i cinque malviventi si sono anche impossessati di veri e propri buoni, rubati all’ambulatorio dell’Asl Roma 1 di via Lampedusa. Il totale delle truffe, ammonterebbe secondo le ricostruzioni, a circa 3 milioni.

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