Bonus mobili 2021, guida all’agevolazione: cosa c’è da sapere

L’Agenzia delle Entrate chiarisce gli aspetti salienti del Bonus Mobili, utile anche all’acquisto di grandi elettrodomestici. Ma non in alcuni casi.

Bonus mobili
Foto di Jean van der Meulen da Pixabay

Mobili, elettrodomestici e quant’altro può servire per mettere a punto la casa. Il Bonus messo a disposizione dal governo fa riferimento proprio alle prime due voci: confermato per il 2021, si tratta di un’agevolazione utile all’acquisto di quanto può servire per la domotica domestica. A ogni modo, il tutto può essere trasferito sul piano della detrazione Irpef del 50%, valida per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, a patto che non siano di classe inferiore alla A+ e che lo scopo sia l’arredamento di un immobile in procinto di ristrutturazione.

Un altro requisito fondamentale riguarda le date: come riporta la stessa  Agenzia delle Entrate nella sezione dedicata, l’agevolazione toccherà a coloro che eseguiranno un intervento di ristrutturazione  a partire dall’1 gennaio 2021. E sarà quindi valida per tutti gli acquisti effettuati nell’anno in corso. La detrazione viene ripartita in dieci quote annuali invariabili, calcolate sull’ammontare complessivo di 100 mila (non superiore). Tetto di spesa per il 2021, 16 mila euro. Ovvero una maggiorazione rispetto alla precedente versione del bonus.

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Bonus mobili 2021, guida all’agevolazione: quando non è prevista

Come detto, attenzione alle date: l’agevolazione arriverà esclusivamente per coloro che abbiano iniziato dei lavori in una data anteriore rispetto a quella in cui le spese sono state effettuate. In caso di evidenza obbligatoria, sarà possibile provare la data di inizio dei lavori attraverso varia documentazione, fra tutte le abilitazioni amministrative o comunicazioni rese necessarie dalle norme edilizie. Per riuscire ad accedere alla detrazione, è anche necessario che i pagamenti siano effettuati con carta di credito o debito. A scanso di sorprese, conservare sia l’attestazione di pagamento che le fatture di acquisto dei beni.

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Va ricordato che, qualora il contribuente esegua più lavori di ristrutturazione su più di una unità immobiliare, non sarà vincolato all’unicità del beneficio. Nel senso che per più interventi possono essere richieste più agevolazioni. L’importante è restare nei parametri del bonus e l’agevolazione (anche sotto forma di detrazione) sarà da intendersi per ogni unità immobiliare soggetta a restauro. Qualora siano già stati eseguiti interventi di riqualificazione energetica con il beneficio della detrazione del 65%, non sarà consentito accedere al bonus. Né per i mobili né per i grandi elettrodomestici.

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