Governo Draghi, rivoluzione pensioni con lo spettro del passato

Il tema pensioni è uno dei più delicati per il Governo Draghi. Ma quale potrebbe essere la strategia dell’esecutivo? I dettagli.

Le pensioni sono, per qualsiasi esecutivo, uno dei temi maggiormente delicati e difficili da affrontare. Mentre si continua a parlare di una nuova possibile riforma, in molti si chiedono quali sia l’obiettivo del Governo Draghi sulla questione pensionistica.

Sicuramente, come sta accadendo per molto altro, ci sarà qualche cambiamento importante e che non può certo passare inosservato. Certi dettagli però vanno analizzati al meglio per cercare di capire quello che succederà e quello che accadrà nei prossimi mesi. Giusto dunque provare a fare un po’ di chiarezza in più, a partire dalla tanto chiacchierata e discussa quota 100, in vigore dal 2019 ma solo fino al 31 dicembre 2021. Una sorta di vero e proprio triennio sperimentale.

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Pensioni, tutte le strategie del Governo Draghi

(Fonte: Pixabay)

Mentre sono state chiarite tutte le domande legate alle mensilità annuali delle pensioni, la prima osservazione è legata dunque proprio a questa fantomatica quota 100. Sembra che difficilmente questa sarà rinnovata e confermata. Ed ecco che, a questo punto, diventa impossibile non chiedersi quali saranno i cambiamenti possibili. Non vi è alcun dubbio sul fatto che, la crisi economica creata dal Covid-19, può portare a un vero e proprio restyling del sistema previdenziale, su cui si poggia il Paese.

Pensioni: Draghi come Fornero?

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