Vacanze di Pasqua: come si preparano i paesi esteri a ricevere gli italiani

Un vero e proprio paradosso permetterà agli italiani di trascorrere le vacanze di Pasqua all’estero. Vediamo come si sono organizzati gli altri paesi europei rispetto a noi

Vacanze di pasqua
Fonte Pixabay

La polemica sta impazzando già da diversi giorni, ma purtroppo non si può fare altro che prenderne atto. Gli italiani non potranno spostarsi dalle loro regioni (nei giorni di Pasqua e Pasquetta nemmeno dai loro comuni), ma potranno andare a godersi le vacanze all’estero.

Una vera e propria beffa sia per i cittadini che per gli addetti ai lavori del settore turistico nostrano, che non potranno aprire al pubblico in un periodo dell’anno da sempre piuttosto fruttuoso. I pochi fortunati che non hanno risentito della crisi covid stanno volando alla volta di mete rilassanti in giro per l’Europa.

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Vacanze di Pasqua blindate in Italia: spopolano Spagna e Grecia

Tra le più propositive ci sono Spagna e Grecia. La prima vuole approfittare delle restrizioni vigenti nei paesi circostanti per attirare un elevato numero di turisti. In pratica, è proprio ciò che sta avvenendo. Francesi, tedeschi e italiani hanno preso d’assalto le località spagnole più rinomate tra cui la capitale Madrid, ma soprattutto le Canarie e le Baleari. 

Palma de Maiorca ha avuto un incremento nell’ultima settimana piuttosto considerevole visto che fa leva soprattutto sul turismo tedesco. Naturalmente anche lì ci sono delle norme da rispettare. I locali devono chiudere alle 17:00 e alle 22:00 scatta il coprifuoco notturno. 

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L’altro paese in cima alle preferenze di italiani e non è la Grecia. Il ministro del Turismo ellenico ha annunciato che l’obiettivo è inaugurare la stagione estiva il prossimo 14 maggio. Potranno raggiungere il paese solo coloro che avranno già ricevuto il vaccino o che potranno dimostrare la loro negatività al covid tramite test effettuato prima della partenza. 

Insomma, le soluzioni per far ripartire il comparto turistico e permettere alle persone di “distrarsi” un po’ ci sono. Anche stavolta però l’Italia non si è fatta trovare pronta. La strada della prudenza seppur lecita e rispettabile ha di fatto favorito il turismo estero, dando l’ennesima mazzata alla nostra economia. 

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